La battuta d'arresto subita dalla maggioranza, relativamente alla Tares, speriamo che possa servire all'amministrazione per aprire realmente, e in maniera concreta, i tavoli di confronto con le associazioni di categoria, le quali rappresentano le attività lavorative che saranno maggiormente colpite dall'introduzione della nuova tassa sui rifiuti e servizi. Rispetto al 2012, quando vigeva la Tarsu, l'aggravio per i cittadini di Fabriano sarà di 500.000 euro (dai 3.600.000€ incassati nel 2012 per la Tarsu si passerà a 4.100.000€ che verranno incassati tramite la Tares): è impensabile che l'Amministrazione Comunale non comunichi, nei modi e nei tempi opportuni, i dovuti e corretti importi che le diverse categorie merceologiche dovranno sostenere rispetto ad un anno fa, ed è assolutamente anomalo procedere all'applicazione di questa tassa senza prima aver sentito le proposte e i suggerimenti delle associazioni di categoria che potrebbero rendere la "botta" (parola dell'assessore alle finanze Tini) meno dolorosa possibile. Un primo importante e significativo risultato nei confronti di una tassa iniqua, è stato ottenuto: rimodulare, nei confronti delle banche, il piano finanziario in presenza di una normativa di favore prevista dalla legge nazionale, affinché si possa togliere a chi più ha ed agevolare chi, in un territorio già devastato dalla crisi economica, tenta di sopravvivere.
POLO 3.0
Sergio Solari
Demitri Peverini
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