venerdì 19 luglio 2013

CNA, CONFCOMMERCIO E CONFARTIGIANATO FABRIANO INTERVENGONO SULLA "QUESTIONE TARES"


Non è nostra intenzione fare sterili ed improduttive polemiche, riconosciamo che la Tares è una normativa statale, che a nostro avviso, contrasta con l’articolo 53 della costituzione dove tutti i cittadini sono chiamati a contribuire alla spesa pubblica in base alla loro capacità contributiva e con progressività e che le amministrazioni comunali sono chiamate a portare avanti le istanze che provengono da chi  rappresentano e non soltanto applicare ottusamente la legge. Apprendiamo con soddisfazione che un'altra associazione di categoria abbia espresso parere non del tutto negativo, evidentemente le loro attività sono state toccate soltanto marginalmente dalla nuova tassazione, purtroppo la stragrande maggioranza delle piccole imprese che operano, lavorano, risiedono e soprattutto contribuiscono fortemente al bilancio comunale sono state fortemente penalizzate. Restiamo basiti nell’apprendere che l’assessore pensa che 5 giorni (che poi nella realtà non sono stati due) siano sufficienti per dare vita ad una seria e costruttiva concertazione su una nuova normativa così specifica e complessa, dimostrando di non rendersi minimamente conto della gravissima situazione in cui si trovano le piccole imprese del commercio e dell'artigianato del territorio. Ci saremmo aspettati che anche la nostra amministrazione comunale, come tante in Italia, prendesse una forte posizione contro una tassazione considerata da tutti iniqua e onerosa denunciando una pressione fiscale insostenibile e una politica governativa che mette in ginocchio molte imprese e famiglie. Non basta sfilare insieme ai lavoratori se poi non si fanno atti concreti per denunciare lo stato di disagio e di degrado del nostro tessuto economico e sociale. Chiediamo all'amministrazione comunale di abbandonare una pura ottica ragioneristica di mera applicazione della legge per aprirsi ad un confronto più serio e concreto con le associazioni di categoria che portano gli interessi e le difficoltà di tanti cittadini imprenditori del commercio e dell'artigianato. Inoltre non possiamo accettare che le inefficienze  del passato nella gestione dei rifiuti oggi si facciano pagare in modo consistente ai cittadini ed agli imprenditori di Fabriano. Come abbiamo avuto modo già di dire in varie sedi anche istituzionali, ribadiamo che data la situazione di grave crisi che interessa la maggior parte delle attività che rappresentiamo e preso atto che molti contenuti sono per quanto ci riguarda da rivedere, chiediamo alla giunta comunale di attendere le nostre proposte per cercare insieme di migliorare l'impostazione della Tares, onde evitare un salasso per le attività produttive che in questo contesto economico rischierebbe di essere non sostenibile per molte di queste aziende e provocarne la chiusura.

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