Si è tenuta nella Sala degli Stemmi del Palazzo ducale la conferenza di presentazione del progetto “A.M.A.M.I
- Azioni-Molteplicità-Arte-Manifattura-Innovazione”, un progetto che
vede come capofila l’Università di Camerino e che la Regione Marche ha
cofinanziato nell’ambito del Distretto Culturale Evoluto delle Marche,
un sistema di relazioni tra pubblico e privato volto a sviluppare le
potenzialità culturali del territorio.
A.M.A.M.I
è uno dei successi conseguiti dalla Consulta permanente per lo
Sviluppo, che vede riuniti allo stesso tavolo i sindaci dei Comuni di
Comuni di Camerino, Castelraimondo, Fabriano, Matelica, Pievebovigliana,
San Severino Marche e Tolentino, i presidenti delle Comunità Montane
di Camerino, dei Monti Azzurri, delle Alte Valli del Potenza e
dell’Esino e la Fondazione CARIMA, che per questa occasione hanno
coinvolto anche altri partner pubblici e privati.
Il
progetto si articola in tre assi ed è incentrato sullo sviluppo della
cooperazione tra sistemi locali di accoglienza, il sostegno allo
sviluppo di idee e progetti innovativi di impresa culturale, creativa e
manifatturiera, lo sviluppo di un sistema di rete per la promozione del
Distretto culturale evoluto.
Il
progetto, che coinvolge 28 partner, propone iniziative
sull’enogastronomia, sul restauro, sulla fotografia e sui musei
d’impresa ed ha ottenuto un finanziamento di 200 mila euro.
“Cultura
come economia - ha dichiarato Daniele Salvi in rappresentanza
dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche - ma anche economia
che si appropria della cultura per crescere, per evolvere e per creare
nuove opportunità: è questo il senso del Distretto Culturale Evoluto
promosso dalla Regione Marche. Siamo molto soddisfatti di questa
progettualità che ha visto la presentazione di tredici progetti
territoriali, e quattro progetti di iniziativa regionale. La Regione ha
stanziato una cifra consistente, 4,8 milioni di euro, ma la risposta è
stata talmente forte che grazie al partenariato pubblico/privato che si è
costituito, le risorse sono state sostanzialmente triplicate.
Ci
aspettiamo quindi una serie di iniziative e di esperienze che possano
innovare profondamente il nostro tessuto produttivo e far evolvere la
nostra regione verso uno sviluppo più di tipo europeo. E’ questa la
scommessa e dall’Università di Camerino è stata accolta in modo pieno ed
efficace”.
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