domenica 15 giugno 2014

BUTTANO RIFIUTI IN STRADA, INCASTRATI DALLE SPYCAM

Otto persone sono già state multate. Altrettante, se non di più, verranno convocate a breve al comando di Polizia Municipale per difendersi dalle accuse. Più di venti, complessivamente, i casi seguiti finora. Le spycam per stanare chi abbandona rifiuti nei cassonetti di campagna o per strada installate dai Vigili Urbani nei luoghi dove il rischio è più alto (Moreggio, Coppetella, Gangalia, Cannuccia, Verziere, Piandelmedico, ecc.), iniziano a dare i primi risultati. Nessuno è in grado di vederle, essendo nascoste e integrate con l'ambiente circostante. Dotate di sensori di movimento, le due spycam in dotazione agli agenti realizzano filmati ad alta definizione e inviano in tempo reale i fotogrammi ai cellulari ad essi collegati. È pressoché impossibile rubarle, dunque. «Queste telecamere - spiega il comandante dei Vigili Urbani di Jesi, Liliana Rovaldi - ci hanno permesso di individuare diverse persone che, invece di effettuare la differenziata in abitazione, si recano in periferia, dove ancora vi sono i cassonetti, e conferiscono impropriamente i rifiuti, a volte persino derivanti da traslochi o pulizia cantine. Abbiamo inoltre sanzionato, sempre grazie alle spycam, chi getta la spazzatura in strada. I video ci hanno poi fatto scoprire un'altra fastidiosa pratica, purtroppo in voga: alcuni residenti fuori dal Comune caricano i rifiuti in auto per poi lasciarli nei contenitori di campagna alle porte della città. È stato pertanto necessario affiggere dei cartelli (divieto di conferimento da parte dei non residenti; ndr.) per poter sanzionare tale comportamento». Ci si concentra, al momento, sui quartieri dove il problema è più sentito. Prossima zona da monitorare, annuncia Rovaldi, è la Zipa. «Ci segnalano sovente camioncini e furgoni che scaricano materiale nei contenitori presenti in zona industriale - rivela il comandante - Installeremo telecamere anche lì». Le sanzioni partono da 50 euro, ma in caso di titolari di ditte possono scattare anche denunce penali. (Il Messaggero)

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