Due milioni
e mezzo di euro sono stati destinati dalla Regione al sostegno delle
famiglie che assistono in casa un congiunto gravemente disabile. Nei
giorni scorsi la giunta regionale, su proposta dell’assessore ai
Servizi sociali Luigi Viventi, ha stabilito i criteri attuativi che
permetteranno ai Comuni e alle Comunità montane di distribuire la
somma, relativa all’anno 2014.
Questo tipo
di assistenza, definita indiretta, è svolta da un familiare o da un
operatore esterno, scelto dal disabile stesso o dalla famiglia, ed è
integrativa rispetto agli altri servizi forniti dagli enti locali. I
beneficiari sono le persone con disabilità tali da ridurre
notevolmente l’autonomia personale e da rendere necessario un
intervento assistenziale permanente e continuativo.
L’accertamento
della particolare gravità spetta a commissioni sanitarie provinciali
apposite.
Ottenuta
l’attestazione, i disabili o le rispettive famiglie possono fare
domanda ai servizi sociali del Comune di residenza, a cui spetta il
compito di valutare le istanze e di fissare il monte ore massimo
settimanale da finanziare. Le modalità e i tempi per l’attuazione
dell’intervento saranno indicate con successivi decreti dei Servizi
sociali regionali.
UNA GOCCIA IN UN OCEANO DI BISOGNO, MA ALMENO QUELLA L'HANNO FATTA CADERE!!! la speranza è che le goccioline che si creeranno vadano a cadere dove il bisogno esiste e non dove appare ( Muratori Davide )
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