Un sopralluogo in piena regola al di sotto della copertura in cemento
che da quasi cinquant’anni copre alla vista il tratto urbano del fiume fabrianese.
A prendervi parte alcuni componenti del comitato “Alla scoperta del Giano”,
che da tempo si batte per la valorizzazione del corso d’acqua, accompagnati dal
gruppo di
speleologia urbana Hypogaeum, che si sta occupando di mappare
le cavità artificiali presenti nel sottosuolo della città. Presenti per l’occasione
anche Michele Crocetti e Francesco Ducoli, rispettivamente segretario e membro
della Segreteria del PD di Fabriano, che hanno avuto modo di
vedere e valutare di persona la situazione. Dotati di stivali alti e caschetti
protettivi gli “esploratori” fabrianesi, dopo circa venti minuti di cammino in
acqua, hanno raggiunto
lo storico Ponte dell’Aèra, raffigurato nello stemma cittadino e
nei pressi del quale si sarebbero insediati i primi fabbri che diedero origine
alla città. Illuminato dalle torce, si è aperto ai presenti uno scenario suggestivo,
prontamente immortalato da Paolo Bacchi, con le arcate del
ponte attribuite dal Vasari a Bernardo Rossellino, che si riflettevano nelle
acque. Dopo la diffusione degli scatti fotografici su internet e nei social
network, in molti stanno
richiedendo di effettuare visite guidate, tra loro Vittorio Sgarbi, il quale nei giorni scorsi ha
manifestato in più di un occasione l’intenzione di scendere a vedere la
struttura. Durante il sopralluogo di domenica è comunque apparso chiaro agli
occhi di tutti come la copertura, pericolante, vada rimossa quanto
prima: cosa che fortunatamente avverrà nelle prossime settimane
grazie
al prospettato intervento denominato “recupero urbano delle
infrastrutture a rete e scopertura del Fiume Giano”, per il quale ci sono fondi
già stanziati e appaltati da tempo, e con cui sarà posto in opera il collettore
fognario, priorità assoluta, che canalizzerà gli scarichi
del centro storico. La questione rimane dunque quella della prospettata ricopertura e
successiva destinazione d’uso dell’area per la quale ci sono ancora posizioni
discordanti. I tecnici stanno in queste settimane valutando
tutte le possibilità, verificando le istanze del comitato secondo cui il venir meno delle
precarie condizioni igienico-sanitarie che decretarono la
copertura aprirebbero necessariamente la strada una variante in
corso d’opera all’attuale progetto così da permettere ai
fabrianesi di riappropriarsi del proprio fiume. Michele Crocetti, segretario
cittadino del Pd, afferma: “Quella di Domenica è stata un’esperienza densa
d’interesse; è stata l’opportunità concreta di “toccare con mano” un pezzo di
storia fabrianese rimasto sepolto così a lungo. Va sottolineato che la priorità
assoluta è la realizzazione del nuovo collettore fognario, su questo mi sembra
tutti siano d’accordo. Il contesto di valorizzazione del centro storico, nel
quale la questione si colloca, è sicuramente di primaria importanza; la
possibilità di mantenere scoperto il fiume Giano, qualora tecnicamente risultasse
possibile, sarebbe un’opportunità da non sottovalutare.”
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