lunedì 9 dicembre 2013

RUFFILLI E GARAVELLI VINCONO IL CITTA’ DI FABRIANO

La 6° edizione del Premio di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”, quest’anno è stata oltre modo avvincente, perché la giuria popolare ha decretato il vincitore della sezione Poesia al fotofinish. Sabato sorso, al solito nella cornice dell’Oratorio della Carità, l’ha spuntata Paolo Ruffilli (forlivese, ma veneto d’adozione) con Affari di cuore (Einaudi 2011) su Nicola Bultrini che ha aveva staccato Stefano Raimondi nel corso dello spoglio. Il successo di Ruffilli è arrivato per soli due punti, mentre per la sezione Narrativa larga vittoria di Bianca Garavelli (narratrice di Vigevano) con il suo libro di racconti L’oscurità degli angeli (Ladolfi 2013) su Gian Mario Villalta e Angelo Ferracuti. La giuria popolare, composta di 60 persone di ogni età, dai giovani studenti fino agli ottantenni, come ogni anno, ha letto i libri che sono rimasti in possesso dei giurati stessi. L’associazione “La Città del Libro” (presieduta da Alessandro Moscè), in sei anni di attività ha donato ben 1.080 libri alla città. Da quest’anno il premio è sotto l’egida della Fondazione Carifac, che tra i suoi obiettivi si pone quello di assumere a sé alcuni progetti culturali di largo respiro e che conservino un’amplificazione a livello nazionale per il loro valore obiettivamente riconosciuto. La manifestazione si è aperta con un ricordo del presidente onorario del premio: il grande scrittore parmense Alberto Bevilacqua, deceduto da pochi mesi, al quale prossimamente verrà dedicata una giornata di studi. La giuria tecnica del “Città di Fabriano” è composta dal presidente Umberto Piersanti (docente all’Università di Urbino), da Alberto Bertoni (dell’Università di Bologna), da Giulia Massini e Alessandro Moscè (autori entrambi fabrianesi), che hanno scelto la rosa dei finalisti dopo il vaglio dei libri usciti nell’ultimo biennio nel panorama italiano della grande editoria. Ha dichiarato il vincitore della sezione Poesia Paolo Ruffilli: “Un premio che mi onora, perché è serio, non condizionato dai tecnici e soprattutto di qualità, leggendo i nomi dei vincitori degli anni passati. Dispiace sempre per chi perde, ma in fondo è un gioco e il verdetto va accettato”. Stesse parole per Bianca Garavelli, la quale si è detta commossa dell’aggiudicazione da parte della giuria popolare, quest’anno composta da più donne che uomini. Una giuria scelta sulla base della semplice richiesta di partecipazione, ma anche dopo un’accurata indagine tra gli studenti delle scuole, con l’ausilio degli insegnanti, e tra i lettori forti di Fabriano secondo le indicazioni fornite dalla biblioteca comunale. Il presidente della giuria tecnica, Umberto Piersanti, ha rimarcato: “Le Marche rimangono un bell’avamposto per la lettura dei libri letterari e per la notorietà di molti autori che qui sono nati e qui, nella nostra terra, continuano ad operare con passione e competenza. Questo premio, che ricalca la formula del Metauro, ha successo proprio perché registra la partecipazione della gente comune e non solo degli esperti. Quando si riesce a coinvolgere una città, si riesce a fare anche un bel servizio. Fabriano, peraltro, non è mai stata refrattaria ad iniziative di questo tipo, e sin dai primi anni Novanta rispose bene alle sollecitazioni. Speriamo di continuare a lungo”.

Alessandro Moscè

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