La 6° edizione del
Premio di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”, quest’anno è
stata oltre modo avvincente, perché la giuria popolare ha decretato
il vincitore della sezione Poesia al fotofinish. Sabato sorso, al
solito nella cornice dell’Oratorio della Carità, l’ha spuntata
Paolo Ruffilli (forlivese, ma veneto d’adozione) con Affari di
cuore (Einaudi 2011) su Nicola Bultrini che ha aveva staccato
Stefano Raimondi nel corso dello spoglio. Il successo di Ruffilli è
arrivato per soli due punti, mentre per la sezione Narrativa larga
vittoria di Bianca Garavelli (narratrice di Vigevano) con il suo
libro di racconti L’oscurità degli angeli (Ladolfi 2013) su
Gian Mario Villalta e Angelo Ferracuti. La giuria popolare, composta
di 60 persone di ogni età, dai giovani studenti fino agli
ottantenni, come ogni anno, ha letto i libri che sono rimasti in
possesso dei giurati stessi. L’associazione “La Città del Libro”
(presieduta da Alessandro Moscè), in sei anni di attività ha donato
ben 1.080 libri alla città. Da quest’anno il premio è sotto
l’egida della Fondazione Carifac, che tra i suoi obiettivi si pone
quello di assumere a sé alcuni progetti culturali di largo respiro e
che conservino un’amplificazione a livello nazionale per il loro
valore obiettivamente riconosciuto. La manifestazione si è aperta
con un ricordo del presidente onorario del premio: il grande
scrittore parmense Alberto Bevilacqua, deceduto da pochi mesi, al
quale prossimamente verrà dedicata una giornata di studi. La giuria
tecnica del “Città di Fabriano” è composta dal presidente
Umberto Piersanti (docente all’Università di Urbino), da Alberto
Bertoni (dell’Università di Bologna), da Giulia Massini e
Alessandro Moscè (autori entrambi fabrianesi), che hanno scelto la
rosa dei finalisti dopo il vaglio dei libri usciti nell’ultimo
biennio nel panorama italiano della grande editoria. Ha dichiarato il
vincitore della sezione Poesia Paolo Ruffilli: “Un premio che mi
onora, perché è serio, non condizionato dai tecnici e soprattutto
di qualità, leggendo i nomi dei vincitori degli anni passati.
Dispiace sempre per chi perde, ma in fondo è un gioco e il verdetto
va accettato”. Stesse parole per Bianca Garavelli, la quale si è
detta commossa dell’aggiudicazione da parte della giuria popolare,
quest’anno composta da più donne che uomini. Una giuria scelta
sulla base della semplice richiesta di partecipazione, ma anche dopo
un’accurata indagine tra gli studenti delle scuole, con l’ausilio
degli insegnanti, e tra i lettori forti di Fabriano secondo le
indicazioni fornite dalla biblioteca comunale. Il presidente della
giuria tecnica, Umberto Piersanti, ha rimarcato: “Le Marche
rimangono un bell’avamposto per la lettura dei libri letterari e
per la notorietà di molti autori che qui sono nati e qui, nella
nostra terra, continuano ad operare con passione e competenza. Questo
premio, che ricalca la formula del Metauro, ha successo proprio
perché registra la partecipazione della gente comune e non solo
degli esperti. Quando si riesce a coinvolgere una città, si riesce a
fare anche un bel servizio. Fabriano, peraltro, non è mai stata
refrattaria ad iniziative di questo tipo, e sin dai primi anni
Novanta rispose bene alle sollecitazioni. Speriamo di continuare a
lungo”.
Alessandro Moscè
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