Dopo ore e ore di trattativa è stato firmato l'accordo tra azienda Indesit e sindacati presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico di Roma. Il vertice è iniziato oggi pomeriggio alle 16,30. Dopo mesi e mesi di confronto, l'accordo è stato firmato da tutte le parti sociali ad eccezione della Fiom Cgil. "Nessun esubero, nessun licenziamento", le prime indiscrezioni a pochi minuti dalla firma. Fiom molto perplessa per l'accordo raggiunto che invece soddisfa gli altri sindacati. Previsto, comunque, lo smantellamento dello stabilimento di Melano - Marischio e il trasferimento delle produzioni in Turchia ad eccezione delle lavatrici da 8 kg in su e forni che continueranno ad essere prodotte ad Albacina. C'è da capire, comunque, l'utilizzo dei lavoratori che dopo mesi e mesi di apprensione attendono ora di conoscere i dettagli dell'accordo definito da alcuni sindacalisti "buono" in quanto non prevede nessun licenziamento.
AGGIORNAMENTO delle 23,20
Il documento firmato prevede un investimento di 83 milioni di euro nei prossimi tre anni. Alla riorganizzazione produttiva seguirà l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia cassa integrazione che contratti di solidarietà.
AGGIORNAMENTO DELLE 23,30
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Il documento firmato prevede un investimento di 83 milioni di euro nei prossimi tre anni. Alla riorganizzazione produttiva seguirà l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia cassa integrazione che contratti di solidarietà.
AGGIORNAMENTO DELLE 23,30
L'accordo prevede che "Fabriano sarà il centro esclusivo per la
produzione ad alto contenuto d’innovazione di forni da incasso (producendo
anche quelli oggi realizzati in Polonia), di forni di piccole dimensioni (oggi
realizzati in Spagna) e di prodotti speciali per la cottura; Comunanza il
centro per l’innovazione e la produzione di lavabiancheria di alta gamma a
carica frontale; Caserta il centro esclusivo per la produzione di frigoriferi
da incasso ad alto contenuto d’innovazione (producendo anche quelli oggi
realizzati in Turchia) e dei piani cottura a gas da incasso (oggi prodotti a
Fabriano e originariamente destinati in parte alla produzione in Polonia)". Oltre
al consolidamento in Italia delle produzioni a più alto valore aggiunto già
esistenti, spiega Indesit”«verranno quindi trasferite nei siti italiani nuove
produzioni dalla Polonia, dalla Spagna e dalla Turchia, mentre le produzioni
italiane di bassa gamma non più sostenibili (principalmente destinate ai Paesi
dell’Est) saranno riallocate in Paesi a miglior costo.” Milani prevede “investimenti
straordinari in Italia per 83 milioni di euro e maggiori produzioni a più alto
valore aggiunto con un rinnovo quasi totale della gamma di prodotti. Sono salvi
tutti i tre poli industriali italiani, Fabriano, Comunanza e Caserta, che saranno
ridisegnati con interventi di riassetto che verranno implementati nel periodo
2014-2016.” Sui dipendenti: “Scongiurata definitivamente ogni ipotesi di
licenziamenti, attraverso un adeguato utilizzo degli ammortizzatori sociali.”
Marco Antonini
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