martedì 22 ottobre 2013

"PIANO INDESIT, RIMANGONO FUORI 300 PERSONE" di PATRIZIA TERZONI (M5S)


 Ieri, 21 ottobre, si è svolto l'incontro al Ministero tra Sindacati, Governo, Istituzioni ed Azienda. Indesit ha presentato un piano modificato rispetto al precedente che, in definitiva, prevede una riduzione dei 1400 esuberi. Nel dettaglio: 150 persone riassorbite naturalmente, 220 persone riassorbite a seguito dei progetti di potenziamento applicati dall'azienda, 330 persone che matureranno il piano pensionistico, 400 persone che potrebbero essere riassorbite in previsione di un rilancio positivo del mercato. Rimangono fuori dal piano di recupero 300 persone. Il tutto entro il biennio 2017-2018. "Indesit ha dichiarato un investimento di più di 70 milioni di euro che porterà al miglioramento dell'80% della gamma dei propri prodotti - spiega la deputata del Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni presente all'incontro – e attraverso un analisi di mercato prevedono una crescita positiva da qui al 2018, con un recupero del 70% della percentuale persa tra il 2007 ed il 2013. Nel 2007 pari a 3,5 milioni di pezzi, nel 2013 di 2,5 milioni di pezzi mentre la previsione del 2018 è di 3,3 milioni di pezzi. Il piano Indesit prevede una riorganizzazione interna della produzione in cui si avrà la concentrazione di produzione dei piani cottura a Caserta, dei forni a Fabriano e l'alto di gamma del lavaggio a Comunanza, cambiando la posizione di spostare parte della produzione dei piani cottura in Polonia". Terzoni riporta testualmente le conclusioni dell'azienda presentate in riunione: "Le modifiche al piano prevedono maggiori produzioni, internalizzazione di attività e la riduzione del numero di lavoratori interessati. Tali modifiche comportano maggiori costi e presentano ulteriori investimenti. Per realizzare tali modifiche sono necessarie risorse adeguate da parte delle istituzioni e la rivisitazione del contratto integrativo in relazione alla tipologia e durata degli ammortizzatori sociali". Aggiunge Terzoni: "Di sicuro questo è un passo avanti rispetto al piano che si era prospettato all'inizio di questi 5 mesi di trattative, ma i sindacati, giustamente, vogliono vederci chiaro e capire fino in fondo quanto questo piano sia stabile. La riunione è stata quindi rinviata al 31 Ottobre, ed in questo periodo le parti in causa verificheranno l'esistenza delle condizioni per giungere ad una intesa definitiva."

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