Ieri, 21 ottobre, si è svolto l'incontro al Ministero
tra Sindacati, Governo, Istituzioni ed Azienda. Indesit ha presentato un piano
modificato rispetto al precedente che, in definitiva, prevede una riduzione dei
1400 esuberi. Nel dettaglio: 150 persone riassorbite naturalmente, 220 persone
riassorbite a seguito dei progetti di potenziamento applicati dall'azienda, 330
persone che matureranno il piano pensionistico, 400 persone che potrebbero
essere riassorbite in previsione di un rilancio positivo del mercato. Rimangono
fuori dal piano di recupero 300 persone. Il tutto entro il biennio 2017-2018. "Indesit
ha dichiarato un investimento di più di 70 milioni di euro che porterà al
miglioramento dell'80% della gamma dei propri prodotti - spiega la deputata del
Movimento 5 Stelle Patrizia Terzoni presente all'incontro – e attraverso un
analisi di mercato prevedono una crescita positiva da qui al 2018, con un
recupero del 70% della percentuale persa tra il 2007 ed il 2013. Nel 2007 pari
a 3,5 milioni di pezzi, nel 2013 di 2,5 milioni di pezzi mentre la previsione
del 2018 è di 3,3 milioni di pezzi. Il piano Indesit prevede una
riorganizzazione interna della produzione in cui si avrà la concentrazione di
produzione dei piani cottura a Caserta, dei forni a Fabriano e l'alto di gamma
del lavaggio a Comunanza, cambiando la posizione di spostare parte della
produzione dei piani cottura in Polonia". Terzoni riporta testualmente le
conclusioni dell'azienda presentate in riunione: "Le modifiche al piano
prevedono maggiori produzioni, internalizzazione di attività e la riduzione del
numero di lavoratori interessati. Tali modifiche comportano maggiori costi e
presentano ulteriori investimenti. Per realizzare tali modifiche sono
necessarie risorse adeguate da parte delle istituzioni e la rivisitazione del
contratto integrativo in relazione alla tipologia e durata degli ammortizzatori
sociali". Aggiunge Terzoni: "Di sicuro questo è un passo avanti
rispetto al piano che si era prospettato all'inizio di questi 5 mesi di
trattative, ma i sindacati, giustamente, vogliono vederci chiaro e capire fino
in fondo quanto questo piano sia stabile. La riunione è stata quindi rinviata
al 31 Ottobre, ed in questo periodo le parti in causa verificheranno
l'esistenza delle condizioni per giungere ad una intesa definitiva."
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