Dei duecentomila euro di danni causati dai cinghiali nel 2012 non ne
verrà pagata che la metà, e lo stesso accadrà quest’anno, mentre gli
agricoltori devono ancora vedere parte dei soldi del 2011. E’ la
denuncia della Coldiretti Ancona dopo l’ennesimo caso di presa in giro
delle aziende agricole del territorio, sempre più in balia delle
incursioni dei cinghiali. Nella riunione svoltasi a Fabriano i
rappresentanti della Coldiretti hanno bocciato il bilancio di previsione
dell’Ambito territoriale di Caccia, l’ente incaricato dalla
Regione Marche di gestire il problema degli animali selvatici,
riducendone il numero e pagando i danni causati alle produzioni
agricole. “Un bilancio presentato dopo cinque mesi e che prevede
dotazioni finanziarie che non si sa se arriveranno – denuncia il
presidente di Coldiretti Ancona, Emanuele Befanucci -, come del resto
accaduto negli anni scorsi. Questa situazione non è più accettabile,
anche perché i risarcimenti non coprono che una parte dell’effettiva
perdita di raccolto e, conseguentemente, delle relative quote di
mercato”. Le Atc, secondo Coldiretti, devono decidere una volta per
tutte se svolgere il ruolo che è stato loro assegnato, cioè contenere il
numero dei cinghiali assicurando l’equilibrio tra presenza dei
selvatici, ambiente e attività economiche. Se non ce la fanno, tanto
vale rimettere le deleghe. Tra incidenti stradali e danni nei campi, i
cinghiali costano ai cittadini marchigiani 4,5 milioni di euro all’anno.
Ai 2,4 milioni di euro di danni provocati nelle campagne si aggiungono
quelli registrati nelle aree protette e nelle oasi, con il conto stimato
che arriva a 3 milioni. Senza considerare la perdita di quote di
mercato. Una soluzione potrebbe essere quella di dare la possibilità
agli agricoltori di cacciare i cinghiali all’interno delle proprie
aziende ma al momento la legge non lo prevede. Vanno poi considerati gli
incidenti stradali. Nonostante l’ultimo regolamento regionale in
materia abbia reso più difficile avere un indennizzo (peraltro pagato
solo per il 50 per cento del danno), il bilancio parla di 1,5 milioni di
euro. E questa somma non tiene conto degli schianti effettivamente
provocati da animali selvatici ma ora non riconosciuti.
Nessun commento:
Posta un commento