martedì 14 maggio 2013

HOME CARE PREMIUM 2012 - FABRIANO: UN NUOVO MODO PER AIUTARE I NON AUTOSUFFICIENTI


 
 Un investimento di 520.000 euro che significheranno, per 80 soggetti non autosufficienti, un aiuto concreto per 12 mesi. Questi i numeri del progetto “Facciamo il tifo per te”, promosso dall’Ambito Sociale Territoriale 10 e finanziato dall’Inps – Gestione dipendenti pubblici che da giugno inizieranno ad aiutare concretamente proprio le fasce di popolazione più deboli, quelle che, in nell'attuale momento di profonda crisi economica, rischiano di non poter mantenere uno standard di vita qualitativamente adeguato. La specificità del progetto, dedicato ai dipendenti pubblici attivi o in pensione e ai loro parenti di primo grado residenti a Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico, è quella di avere un sostegno concreto anche all’interno delle famiglie che hanno fatto l’importante scelta di assisterli in casa. I soggetti beneficiari potranno contare su un contributo economico fino ad un massimo di 1.300 euro al mese nonché su una serie di mezzi di sostegno come operatori socio assistenziali a domicilio, centri diurni, accompagnamento e trasporto, ausili e dispositivi di domotica, formazione per gli assistenti familiari e caregiver. Il tutto per 12 mesi, a partire da giugno, da quando saranno elaborate le prime domande pervenute. La selezione sarà semplice: le domande inserite on line da maggio ad ottobre, verranno valutate direttamente dagli uffici centrali dell’Inps che le verificheranno incrociando i dati con le dichiarazioni Isee del nucleo familiare. A quel punto saranno le assistenti sociali del territorio a intervenire direttamente nei luoghi di residenza e, nel giro di pochi giorni, daranno il via ai servizi richiesti. I 360.000 euro, divisi tra costi di gestione e servizi per prestazioni integrative, vengono finanziati dal prelievo obbligatorio dello 0,35% sulle retribuzioni del personale della Pubblica Amministrazione in servizio. Ed è per questo motivo che il progetto è dedicato soltanto a questi lavoratori, anche se è ovvio che i Comuni, grazie a questo finanziamento, possono liberare dei fondi che vengono così ridistribuiti a coloro che ne hanno maggiormente bisogno.

m.a.

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