giovedì 1 maggio 2014

LA STATUA DEL PAPA SANTO USATA COME APPENDINO

Una statua di Papa Karol Wojtyla, da domenica diventato San Giovanni Paolo II, giace in uno scantinato, in mezzo a polvere e cianfrusaglie. Ultimamente addirittura qualcuno ha pensato di utilizzarla come appendi-stracci. E pensare che il Pontefice Santo è venerato in tutto il mondo e amatissimo dalla popolazione. Senza contare che quella statua, alta poco più di un metro, è costata al Comune di Montegranaro che nel 2006 la commissionò, più di diecimila euro. La ordinò l’allora sindaco Gianni Basso per sistemarla nel parcheggio San Liborio intitolato, nel 2005, dopo la sua morte, a Papa Giovanni Paolo II. A realizzarla fu una scultrice toscana, Sonia Gianvitto. Il problema è che, una volta arrivata a Montegranaro quella statua non è mai arrivata a destinazione. Il Comune ha preferito rinchiuderla in una grotta. In uno scantinato polveroso sotto la chiesa di San Serafino. E lì è rimasta fino ad oggi. “Abbiamo provato a chiedere perché - spiega Endrio Ubaldi, allora assessore oggi consigliere d’opposizione - ma nessuno ci ha mai spiegato i veri motivi per cui quella statua non sia stata collocata al suo posto”. In città gira voce che l’allora sindaco Basso, accortosi che non era stata realizzata in materiale adatto all’esterno, preferì farla sparire piuttosto che pensare a come rimediare al problema. “Non credo sia questo il motivo - insiste Ubaldi - Se ci fosse stata volontà politica, sarebbe stato sufficiente acquistare una teca e collocarla nella sua destinazione naturale. E oggi Montegranaro potrebbe vantarsi di essere una delle prime città d’Italia con un parcheggio con statua di San Giovanni Paolo II”. A gettare benzina sul fuoco ci pensano anche i ragazzi dell'associazione Gioventù Libera, da sempre vicina ad Endrio Ubaldi. "In questi giorni molti enti e amministrazioni stanno dedicando piazze o strade ed erigendo monumenti a Giovanni Paolo II - spiegano i giovani del gruppo -. Noi abbiamo un parcheggio a lui intestato e una statua che, nonostante nostre continue sollecitazioni, è ancora parcheggiata in una grotta sotto la chiesa di San Serafino. Cogliamo l'occasione della canonizzazione - incalzano- per rinnovare con forza il nostro appello e chiedere, stavolta al commissario straordinario, di collocare finalmente la statua nel parcheggio, dedicato al Papa, vicino la chiesa di San Liborio e modificarne l'intitolazione in “San” Giovanni Paolo II".
I componenti dell'associazione avevano sollecitato più volte l'ex amministrazione Gismondi a provvedere a risolvere la questione ma una soluzione non era mai stata trovata. Ora, forti del peso della canonizzazione del Papa, confidano nel commissario Ianieri: "Speriamo di trovare una sensibilità maggiore rispetto a quella della precedente amministrazione", la chiusa del messaggio lanciato da Gioventù Libera. (Il Corriere Adriatico)

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