Veneto Banca deve
dimostrare di credere nelle potenzialità del territorio fabrianese.
Lo dice il sindaco Giancarlo Sagramola all’indomani della
rivoluzione interna all’istituto bancario che ha inglobato la
Carifac, con il rinnovo del cda e la nomina alla presidenza di
Francesco Favotto.
«Ho partecipato all’assemblea per l’approvazione del bilancio di Veneto Banca Holding per rappresentare tutti quei fabrianesi che hanno creduto in questa operazione - dice Sagramola - Tutti noi sappiamo ormai che non si tratta più di una banca territoriale, che porta il nome di una Regione e che siamo entrati all’interno di una holding nazionale. Chiediamo che Veneto Banca faccia la banca nazionale perché deve rispondere a tutti i soci sparsi per l’Italia. Altresì ho voluto rimarcare come siano stati tanti gli azionisti che hanno accettato il concambio azionario passando dall’essere soci di Carifac a soci della holding trevigiana. Abbiamo quindi dimostrato di crederci. Ora ci aspettiamo che anche Veneto Banca dimostri di credere nelle potenzialità del nostro territorio».
Molto più duro l'ex sindaco Roberto Sorci che, in attesa della prossima pubblicazione del suo libro-verità sull'acquisizione di Carifac nella holding trevigiana, lancia siluri verso Veneto Banca Holdin. «Avevo avvisato - tuona - I conti del 2013 dell'istituto di credito di Montebelluna sono da profondo rosso: 96,7 milioni di euro che sommati a quelli del precedente anno fanno 135,8 milioni di perdita». È solo l’inizio. Sorci non dimentica come i vertici di Veneto Banca Holding si fossero presentati come «la banca del territorio». E invece, sostiene, «si sono subito mangiati Carifac al prezzo deciso da loro. Ed è così attaccata al territorio che quest’anno, appena scaduto il contratto di tesoreria con il comune di Fabriano, si è mangiata anche il contributo annuale, circa 40mila euro, che dava all’Ente comunale per la tesoreria. Anche se, in questo caso, c’è un evidente corresponsabilità della struttura comunale».
Intanto il presidente della Fondazione Carifac, Guido Papiri, in una nota «preso atto del totale rinnovo del CdA di Veneto Banca ringrazia il dottor Domenico Giraldi che termina l’incarico per l’opera svolta nell’ambito del cessato Consiglio a favore di questo territorio. Nel contempo esprime i più vivi rallegramenti al nuovo Consiglio e in particolare all’avvocato Maurizio Benvenuto, designato da questa Fondazione, che rappresenterà le esigenze del territorio fabrianese in Veneto Banca in stretta relazione con la Fondazione stessa ai fini di una ottimale rappresentazione delle gravi difficoltà in cui si trova questo comprensorio per auspicabili positivi interventi».
(Il Messaggero)
«Ho partecipato all’assemblea per l’approvazione del bilancio di Veneto Banca Holding per rappresentare tutti quei fabrianesi che hanno creduto in questa operazione - dice Sagramola - Tutti noi sappiamo ormai che non si tratta più di una banca territoriale, che porta il nome di una Regione e che siamo entrati all’interno di una holding nazionale. Chiediamo che Veneto Banca faccia la banca nazionale perché deve rispondere a tutti i soci sparsi per l’Italia. Altresì ho voluto rimarcare come siano stati tanti gli azionisti che hanno accettato il concambio azionario passando dall’essere soci di Carifac a soci della holding trevigiana. Abbiamo quindi dimostrato di crederci. Ora ci aspettiamo che anche Veneto Banca dimostri di credere nelle potenzialità del nostro territorio».
Molto più duro l'ex sindaco Roberto Sorci che, in attesa della prossima pubblicazione del suo libro-verità sull'acquisizione di Carifac nella holding trevigiana, lancia siluri verso Veneto Banca Holdin. «Avevo avvisato - tuona - I conti del 2013 dell'istituto di credito di Montebelluna sono da profondo rosso: 96,7 milioni di euro che sommati a quelli del precedente anno fanno 135,8 milioni di perdita». È solo l’inizio. Sorci non dimentica come i vertici di Veneto Banca Holding si fossero presentati come «la banca del territorio». E invece, sostiene, «si sono subito mangiati Carifac al prezzo deciso da loro. Ed è così attaccata al territorio che quest’anno, appena scaduto il contratto di tesoreria con il comune di Fabriano, si è mangiata anche il contributo annuale, circa 40mila euro, che dava all’Ente comunale per la tesoreria. Anche se, in questo caso, c’è un evidente corresponsabilità della struttura comunale».
Intanto il presidente della Fondazione Carifac, Guido Papiri, in una nota «preso atto del totale rinnovo del CdA di Veneto Banca ringrazia il dottor Domenico Giraldi che termina l’incarico per l’opera svolta nell’ambito del cessato Consiglio a favore di questo territorio. Nel contempo esprime i più vivi rallegramenti al nuovo Consiglio e in particolare all’avvocato Maurizio Benvenuto, designato da questa Fondazione, che rappresenterà le esigenze del territorio fabrianese in Veneto Banca in stretta relazione con la Fondazione stessa ai fini di una ottimale rappresentazione delle gravi difficoltà in cui si trova questo comprensorio per auspicabili positivi interventi».
(Il Messaggero)
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