Una lettera di appoggio da parte della Onlus marchigiana ai due primi
cittadini, Giancarlo Sagramola e Francesco Baldelli, che avevano
invitato Trenitalia a ripristinare i collegamenti fermi da novembre e
sostituiti da un servizio di bus, per via di un dilavamento della base
della massicciata ferroviaria in località Monterosso di Sassoferrato.
«Si tratta di una grave interruzione di un servizio di pubblico
trasporto - scrivono i vertici di Italia Nostra - È necessario, dopo
aver riaperto la linea, razionalizzare gli orari dei treni rispetto alle
autolinee aumentando le corse e rendendo il servizio ferroviario
concorrenziale. Un ruolo che, se razionalizzato e potenziato evitando i
doppioni del trasporto pubblico su gomma, può rappresentare un asse
importante tra le aree interne delle tre provincie marchigiane
interessate, funzionalizzando il servizio da Civitanova a Pergola», in
vista di uno sviluppo di un turismo ecologico che veda al centro il
trasporto pubblico ferroviario. «Se poi Trenitalia è poco interessata al
trasporto pubblico locale si ricorra ad altri soggetti, vedi ad esempio
i mezzi della Ferrovia Sangritana utilizzata per le attività
dell'interporto di Jesi». Lo riferisce il Messaggero
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