Nelle
Marche non c'è criminalità organizzata in forma "strutturata"
ma gli investigatori segnalano "teste di ponte collegate a
'ndrangheta e camorra" e "aggregati associativi simili a
mafia". Lo ha rilevato il procuratore generale Vincenzo Macrì,
in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, riferendo
anche di segnalazioni per quanto riguarda "imprese impegnate in
lavori sulla Quadrilatero e per l'allargamento dell'A14, facenti capo
a personaggi campani collegati con la criminalità". Nel 2013
le Marche hanno conosciuto un vero e proprio boom di frodi
comunitarie (158, +129%) e lottizzazioni abusive (479, +309%).
Diminuiscono gli omicidi (-20%) ma aumentano i casi di pedofilia (75,
+53%). In salita anche i crimini informatici (316, +60%). Emerge dai
dati statistici sull'andamento dei reati nelle Marche pubblicati in
occasione dell'inaugurazione, domani, dell'anno giudiziario che verrà
aperto dalla relazione del presidente reggente della Corte d'appello
Carmine Pinelli.
(NEWSMARCHE.IT)
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