Massimo
Montesi, Capogruppo di Matelica Insieme, Alessandro Casoni, Capogruppo
di Matelica Ripartiamo e Adriano De Leo, consigliere indipendente di
opposizione, in una nota dichiarano:
"Nella
seduta del 22 luglio, la maggioranza e la Giunta hanno nuovamente
calpestato il confronto democratico. Arrivati all'1 del mattino del 23,
senza aver ancora votato su nulla dopo quasi quattro ore, le opposizioni
hanno chiesto di rinviare la discussione alla serata successiva in modo
da poter approfondire ulteriormente i provvedimenti in esame evitando
di votare frettolosamente su argomenti che intervengono concretamente
sulla vita dei cittadini. Il principale punto in discussione era infatti
costituito da un bilancio caratterizzato da interventi minimali di
manutenzione ordinaria, nessun investimento e debiti per oltre 16
milioni e mezzo di euro, con un'impennata da 100 mila a 270 mila di
introiti da multe stradali e un aumento del 20% circa della tassa
smaltimento rifiuti; insomma, meno servizi e più vessazioni per
contribuenti onesti. Altri punti importanti erano: il piano di
alienazione dei beni immobili comunali; il piano finanziario Tares e
Imu; un ordine del giorno delle opposizioni sulla situazione dei
lavoratori Indesit. La Maggioranza ha rifiutato sia il rinvio della
seduta sia la convocazione immediata della Conferenza dei Capigruppo per
analizzare l'ipotesi di sospendere il consiglio, come da regolamento.
Su materie così importanti non si può 'tirar via' votando di notte,
tagliando le gambe al confronto e riducendo la vita dei cittadini a mera
questione burocratica. Abbiamo perciò scelto di abbandonare l'aula. Il
nostro è stato un segno di rispetto verso quei Matelicesi già fiaccati
dalla crisi, la cui condizione è più pesante a causa della pressione
fiscale in aumento anche per le scelte dell'Amministrazione. Spaventa la
disinvoltura con cui vengono incrementate le tasse e si decide di
mettere in vendita beni immobili come lo Spazio Immagine dei Tiratori,
nonostante una petizione di centinaia di cittadini avesse auspicato il
contrario. Spaventa l'indifferenza con cui si voleva discutere di notte
e di corsa un odg riguardante la crisi della Indesit, mentre fuori dal
Palazzo Comunale centinaia di padri, madri e giovani perdono il lavoro e
chiedono alle Istituzioni una dimostrazione di serietà. Oramai
quest'Amministrazione sembra non voler porre limiti al peggio".
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