Nel corso dell'incontro tenutosi ieri presso
il ministero dello sviluppo economico a Roma, presenti la direzione del gruppo
indesit, il coordinamento sindacale Fim,
Fiom e Uilm nazionali ,il Sottosegretario De Vincenti e i dirigenti del
ministero dello sviluppo economico, e
del ministero del lavoro siamo stati aggiornati circa il confronto in corso a
livello istituzionale relativamente agli strumenti attivabili a sostegno di
investimenti capaci di dare prospettive produttive e stabilità occupazionale. Indesit ha dichiarato che è necessario fare
ulteriori approfondimenti e verifiche e che pertanto occorre ulteriore tempo prima di potere entrare nella fase
negoziale, ha ribadito la volontà di investire 70 milioni di € ma ha anche
vincolato la disponibilità a modificare il piano solo ad esplicite azioni di
sostegno. Fim Fiom Uilm hanno ribadito che il
confronto deve portare a modificare il piano industriale preservando i siti
produttivi e le produzioni, difendendo l'occupazione, rilanciando il Gruppo con
investimenti importanti in grado di rendere le produzioni italiane competitive
e che il tempo che trascorrerà da oggi al prossimo incontro in sede
istituzionale deve essere utilizzato per produrre proposte credibili. Che deve essere
usato un approccio responsabile e non contabile per affrontare i problemi
industriali. I Ministeri hanno chiarito che l'obiettivo
delle verifiche e del confronto deve essere la salvaguardia del patrimonio
industriale di Indesit e della stabilità dell'occupazione nel gruppo. Le parti sono state riconvocate per il 17
settembre sempre presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Nei primi giorni di settembre si riunirà il
coordinamento sindacale e si terranno assemblee nelle fabbriche. La mobilitazione e lo stato di
agitazione proseguono con almeno otto
ore di sciopero da gestire a livello locale entro il 12 settembre, data nella
quale si riunirà il coordinamento sindacale.
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