L'autista era partito dalle Marche per accompagnare un gruppo di pellegrini in Vaticano per l'udienza del Papa. E' stato sottoposto a fermo con l'accusa di violenza sessuale
Gli hanno stretto le manette intorno ai polsi pochi minuti prima che
Papa Francesco, al termine dell'udienza generale di ieri, facesse il
giro di piazza San Pietro.
Un marchigiano di 56 anni, originario di Camerino, autista di un pullman di linea che aveva accompagnato in Vaticano un gruppo di pellegrini in visita al pontefice, alle undici di mattina, proprio accanto al colonnato che fronteggia la basilica, ha tentato di approcciare una giovane turista straniera nel peggiore dei modi: abbassandosi completamente i pantaloni e strusciandosi contro di lei.
LE URLA
La ragazza, appena diciannovenne e in visita nella Capitale, ha cominciato a gridare a pieni polmoni, attirando l'attenzione di un gruppo di passanti che hanno subito allertato le forze dell'ordine. L'autista è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti di polizia dell'Ispettorato Vaticano e del commissariato Borgo. L'accusa nei suoi confronti è violenza sessuale.
L’UDIENZA
La turista, poi, ascoltata dai poliziotti, ha riconosciuto il suo molestatore che ora è a disposizione dell'autorità giudiziaria e nei prossimi giorni verrà processato con rito direttissimo. L'autista, originario di Camerino, si trovava a Roma perché aveva accompagnato un gruppo di fedeli che dovevano assistere all'udienza di Papa Francesco, prevista per le 10,30 di mattina. Aveva guidato per più di tre ore, partendo all'alba dalle Marche. Poi, una volta parcheggiato il pullman, aveva ascoltato il discorso del pontefice adagiato all'ombra del colonnato di San Pietro.
LE MANETTE
Al termine dell'udienza, però, proprio quando Bergoglio aveva appena finito di parlare di qualità come pietà, mitezza e pazienza, descrivendole come doni divini, e si apprestava a fare il consueto giro della piazza, l'autista ha visto passare una bellissima ragazza straniera. A quanto sembra, l'uomo non sarebbe riuscito a frenare i suoi impulsi: dopo essersi calato i calzoni si sarebbe quasi avventato sulla giovane che, presa alla sprovvista e spaventata a morte, avrebbe iniziato a gridare a più non posso, chiedendo aiuto ai passanti.
Gli agenti dell'Ispettorato Vaticano, allertati, sono accorsi sul posto in un lampo, raggiunti dopo pochi minuti dagli uomini del commissariato Borgo che hanno tratto in arresto il conducente. La turista, sconvolta, ha raccontato ogni cosa agli inquirenti e ha subito riconosciuto il suo aggressore.
I TESTIMONI
Da quanto si apprende, l'uomo avrebbe confessato ammettendo di avere agito d'impeto. Negare, d'altronde, sarebbe stato difficile: quel gesto inconsulto e irrispettoso è stato visto da decine di pellegrini, che avrebbero testimoniato a sostegno della denuncia della ragazza. Ora, la posizione dell'autista marchigiano è al vaglio del Pm Elena Neri, che ha disposto il fermo dell'arrestato in attesa dell'udienza di convalida. (Il Corriere Adriatico)
Un marchigiano di 56 anni, originario di Camerino, autista di un pullman di linea che aveva accompagnato in Vaticano un gruppo di pellegrini in visita al pontefice, alle undici di mattina, proprio accanto al colonnato che fronteggia la basilica, ha tentato di approcciare una giovane turista straniera nel peggiore dei modi: abbassandosi completamente i pantaloni e strusciandosi contro di lei.
LE URLA
La ragazza, appena diciannovenne e in visita nella Capitale, ha cominciato a gridare a pieni polmoni, attirando l'attenzione di un gruppo di passanti che hanno subito allertato le forze dell'ordine. L'autista è stato arrestato in flagranza di reato dagli agenti di polizia dell'Ispettorato Vaticano e del commissariato Borgo. L'accusa nei suoi confronti è violenza sessuale.
L’UDIENZA
La turista, poi, ascoltata dai poliziotti, ha riconosciuto il suo molestatore che ora è a disposizione dell'autorità giudiziaria e nei prossimi giorni verrà processato con rito direttissimo. L'autista, originario di Camerino, si trovava a Roma perché aveva accompagnato un gruppo di fedeli che dovevano assistere all'udienza di Papa Francesco, prevista per le 10,30 di mattina. Aveva guidato per più di tre ore, partendo all'alba dalle Marche. Poi, una volta parcheggiato il pullman, aveva ascoltato il discorso del pontefice adagiato all'ombra del colonnato di San Pietro.
LE MANETTE
Al termine dell'udienza, però, proprio quando Bergoglio aveva appena finito di parlare di qualità come pietà, mitezza e pazienza, descrivendole come doni divini, e si apprestava a fare il consueto giro della piazza, l'autista ha visto passare una bellissima ragazza straniera. A quanto sembra, l'uomo non sarebbe riuscito a frenare i suoi impulsi: dopo essersi calato i calzoni si sarebbe quasi avventato sulla giovane che, presa alla sprovvista e spaventata a morte, avrebbe iniziato a gridare a più non posso, chiedendo aiuto ai passanti.
Gli agenti dell'Ispettorato Vaticano, allertati, sono accorsi sul posto in un lampo, raggiunti dopo pochi minuti dagli uomini del commissariato Borgo che hanno tratto in arresto il conducente. La turista, sconvolta, ha raccontato ogni cosa agli inquirenti e ha subito riconosciuto il suo aggressore.
I TESTIMONI
Da quanto si apprende, l'uomo avrebbe confessato ammettendo di avere agito d'impeto. Negare, d'altronde, sarebbe stato difficile: quel gesto inconsulto e irrispettoso è stato visto da decine di pellegrini, che avrebbero testimoniato a sostegno della denuncia della ragazza. Ora, la posizione dell'autista marchigiano è al vaglio del Pm Elena Neri, che ha disposto il fermo dell'arrestato in attesa dell'udienza di convalida. (Il Corriere Adriatico)
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