sabato 14 giugno 2014

ULTIM'ORA DAL MONDIALE. BUFFON SALTA LA PARTITA CONTRO L'INGHILTERRA

MANAUS - Gigi Buffon non giocherà contro l'Inghilterra a causa di un infortunio alla caviglia sinistra.
Negativo il responso dei controlli medici, il professore Castellacci e Prandelli hanno deciso di non correre rischi, secondo quanto riferisce Sky Sport 24. Tra i pali ci sarà Sirigu, titolare del Paris St. Germain.

L'Italia dunque comincia il suo Mondiale tra assenze e qualche dubbio, l'ultimo quello di Buffon fermato a poche ore dall'Inghilterra da una lieve distorsione alla caviglia, ma anche con il grande affetto della
tifoseria locale.

«La gente del Brasile ricorda ancora la bella Confederations dello scorso anno - ha detto Prandelli dopo la rifinitura - Il contatto con la gente può solo farci bene, allenta la tensione di queste ore.
Molto dipenderà da cosa sapremo dare in campo: in un torneo come il Mondiale, bisogna essere generosi. E non avere alcuna paura».

L'analogia con la Confederations di un anno fa è anche un'altra, per il ct azzurro. «L'inizio di questo Mondiale ha dimostrato che sarà un torneo con tanti gol e cambi di ritmo: difficilmente una squadra
comincerà la partita in un modo e la finirà allo stesso», ha sottolineato Prandelli, con un pensiero a Spagna-Olanda. «Nel primo tempo gli spagnoli avevano il dominio assoluto del campo, poi nel secondo sono cambiati ritmo di gioco e intensità. Non basta il 5-1 a dire che è finito il ciclo Spagna, se Silva avesse messo dentro il 2-0 sarebbe stata un'altra partita. Ma quel risultato ci indica una cosa: in
un Mondiale bisogna stare sempre in partita, basta un episodio a ridarti fiducia. Ecco, a questo Mondiale vorrei un'Italia con continuità di pensiero per 90'. Dobbiamo rimanere sempre in partita».

Prandelli ha poi evitato di entrare nelle polemiche sugli arbitraggi e in particolare sulle accuse della Croazia di "favori" al Brasile. «Non è mia abitudine commentare l'operato dell'arbitro, e in questo
caso poi non entro nel merito di dichiarazioni di altri. Dico solo che il Brasile è una nazionale fortissima, come l'Argentina, la Germania o altre».
"Forse sarebbe il caso di farci benedire. Il campo? L'ho trovato in ottime condizioni. Adesso pensiamo all'esordio mondiale: dobbiamo diventare una squadra vera" ha concluso il Ct Cesare Prandelli

Il Corriere Adriatico

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