Giro di vite contro l'accattonaggio molesto in piazza della Madonna.
Colpevole di essere troppo insistente nei confronti dei tanti pellegrini
che ieri, come ogni mattina, affollavano il centro mariano, un
mendicante africano è stato allontanato dall'ingresso della basilica su
segnalazione di alcune religiose. In tasca aveva 70 centesimi, ma la
violazione dell'ordinanza comunale varata nell'agosto scorso proprio al
fine di contenere un fenomeno diventato dilagante nella città mariana,
gli è costata una multa di 100 euro che - una volta incassate - saranno
devolute in beneficenza. Precisamente alla mensa dei poveri istituita
dalla Caritas.
Questa, almeno, la ricostruzione fornita da alcuni testimoni che
avrebbero assistito alla scena. "Gli agenti hanno fatto il loro dovere -
spiega il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Paolo Casali -.
Esiste un'ordinanza che vieta l'accattonaggio molesto, anche al fine di
proteggere persone anziane e sole da comportamenti fastidiosi dietro ai
quali si posso celare altre intenzioni. Questo, sia chiaro, nel massimo
rispetto delle persone bisognose che tendono la mano per chiedere
aiuto".
Il ragazzo è stato più volte invitato ad allontanarsi. Dopo l'ennesimo
richiamo, pare su iniziativa di alcune suore che avevano lamentato
l'ostinazione del mendicante, i vigili urbani si sono visti costretti ad
intervenire, applicando la normativa vigente. L'ordinanza implica una
sanzione amministrativa e prevede la confisca dell'eventuale materiale
utilizzato.
Lo scorso 25 aprile aveva fatto invece discutere il caso di un giovane venditore di rose arrivato dal Bangladesh in cerca di fortuna. Teatro dell’episodio, una gremitissima piazza Giovanni XXIII. L'immigrato si era già fatto notare in piazza della Madonna e poi in corso Boccalini dove gli agenti della Polizia Locale lo avevano avvicinato svariate volte, invitandolo a desistere dall'offrire con insistenza le sue rose ai fedeli. Ma il giovane si era limitato a cambiare zona, spostandosi verso via Sisto V. E' a quel punto che un vigile lo ha fermato requisendogli il mazzo di fiori, finito dritto nel cassonetto della spazzatura.
La disavventura del venditore abusivo non è però finita qui. Imboccando la via di casa, davanti alla stazione di Loreto dove aveva lasciato parcheggiata la bicicletta, si è accorto che la ruota era bucata. Mosso da pietà, un ristoratore gli ha dato un passaggio in auto. L'indomani il bengalese è tornato in città incontrando la solidarietà di altri negozianti che, saputo di quanto accaduto, hanno voluto regalargli cinque euro ciascuno per ricomprare le 35 rose andate distrutte nel giorno della Liberazione. (Il Corriere Adriatico)
Lo scorso 25 aprile aveva fatto invece discutere il caso di un giovane venditore di rose arrivato dal Bangladesh in cerca di fortuna. Teatro dell’episodio, una gremitissima piazza Giovanni XXIII. L'immigrato si era già fatto notare in piazza della Madonna e poi in corso Boccalini dove gli agenti della Polizia Locale lo avevano avvicinato svariate volte, invitandolo a desistere dall'offrire con insistenza le sue rose ai fedeli. Ma il giovane si era limitato a cambiare zona, spostandosi verso via Sisto V. E' a quel punto che un vigile lo ha fermato requisendogli il mazzo di fiori, finito dritto nel cassonetto della spazzatura.
La disavventura del venditore abusivo non è però finita qui. Imboccando la via di casa, davanti alla stazione di Loreto dove aveva lasciato parcheggiata la bicicletta, si è accorto che la ruota era bucata. Mosso da pietà, un ristoratore gli ha dato un passaggio in auto. L'indomani il bengalese è tornato in città incontrando la solidarietà di altri negozianti che, saputo di quanto accaduto, hanno voluto regalargli cinque euro ciascuno per ricomprare le 35 rose andate distrutte nel giorno della Liberazione. (Il Corriere Adriatico)
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