Il Corpo Forestale
dello Stato affiancherà la Regione Marche anche nelle attività di verifica
delle aziende agrituristiche. La Giunta regionale lo ha previsto approvando
oggi una specifica integrazione della convenzione già in essere con il Corpo
Forestale dello Stato, che ora nell’ambito della sicurezza agro-alimentare
include questa attività per garantire accertamenti “di almeno 100 aziende
agrituristiche”. Una scelta significativa che avviene nella fase importante che
va dalla chiusura del Programma di sviluppo rurale 2007-20013, all’avvio della
nuova programmazione 2014-2020. “L’obiettivo della Regione – evidenzia il
Presidente Gian Mario Spacca – è quello della piena collaborazione con il Corpo
Forestale dello Stato per garantire la qualità dei prodotti e dei servizi
offerti e innalzare il valore aggiunto della produzione tipica locale. Si
rafforza così la strategia regionale dei turismi, tutelando e valorizzando
qualità e tipicità delle eccellenze locali. Gli imprenditori, dunque, sono
chiamai ad esercitare una grande responsabilità, rispettando e promuovendo
requisiti di qualità delle proprie attività agrituristiche. Operiamo a 360
gradi per assicurare che il brand Marche sia sinonimo di prestazioni elevate e
certificate. Come l’altra recenti intesa con il Comando dei Carabinieri per la
Tutela della Salute (NAS), anche il protocollo con il Corpo Forestale dello
Stato è orientato anche a salvaguardare gli operatori che operano correttamente
da forme di concorrenza sleale e a tutelare i cittadini-utenti delle attività
imprenditoriali”. Quella tra Regione Marche e Corpo Forestale dello Stato è
una collaborazione che dura da circa trent’anni, a testimonianza di un rapporto
consolidato nel tempo in materia di vigilanza forestale e ambientale.
Attraverso l’integrazione introdotta, gli accertamenti verranno effettuati a
campione e riguarderanno alcuni parametri, stabiliti dalla legge regionale e
dalle norme europee, che le aziende devono rispettare. In particolare, per
quanto riguarda la somministrazione di alimenti e bevande, quello della
“Principalità agricola” (rapporto aziendale tra attività agricola e
agrituristica), percentuale delle materie agricole aziendali utilizzate,
l’utilizzo obbligatorio di prodotti regionali, volumi di attività autorizzati,
il rispetto degli obblighi formali (come, ad esempio, l’esposizione dei
prezzi). Nelle attività di controllo il Corpo Forestale compilerà una specifica
scheda, definita con la Regione, per facilitare il monitoraggio dei risultati.
Verrà stilato, inoltre, un report annuale, con gli esiti dei controlli, gli
illeciti riscontrati e l’importo sanzionato.
speriamo incomincino a controllare anche il 30% di abusivismo (soprattutto di stranieri) che affittano casali tutto l'anno senza alcun versamento di tasse, iva, registrazione clienti, autorizzazioni asl, ecc ecc. Perché qui piove sempre sul bagnato. Agli agriturismi continui controlli (come se non li avessero mai fatti!) ma la regione elude clamorosamente il problema degli abusivi!!! Che faccia comodo?
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