sabato 24 maggio 2014

UMBRIA-MARCHE TREND POSITIVO PER L’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO

Oltre 4 milioni e 250mila prove di laboratorio; 165 ricerche scientifiche; 515 pubblicazioni; la collaborazione con 25 Paesi nel mondo; gli investimenti in attrezzature tecnologiche per circa 3 milioni di euro. Sono i numeri, presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione Gian Mario Spacca e dal direttore generale IZSUM Silvano Severini,  a certificare il trend di crescita positivo e le ottime performance sia in termini di sostenibilità economica che di efficienza registrati nell’ultimo quinquennio dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Marche e Umbria.Risultati gestionali, organizzativi e scientifici ottenuti in controtendenza alla congiuntura economica e nonostante i pesanti tagli alle pubbliche amministrazioni, che hanno consentito, negli ultimi bilanci, significativi utili di esercizio, a conferma della solidità dell’Ente. Una  solidità che ha permesso l’avviamento di importanti programmi di potenziamento e rinnovamento delle strutture, a beneficio di tutta l’attività e della ricerca scientifica, elemento di forte qualificazione dell’Istituto.
 “L’obiettivo dell’Istituto – ha detto il presidente Spacca -  è garantire soprattutto la sicurezza dei cittadini dal punto di vista alimentare. Gli strumenti sono l’attività diffusa di analisi, ricerca e monitoraggio. Molto spesso non pensiamo che dietro aspetti apparentemente banali c’è una grande attività. In questo senso, l’Istituto Zooprofilattico garantisce la sicurezza dei prodotti alimentari che arrivano sulla tavola dei cittadini marchigiani e la sicurezza degli allevamenti, contribuendo a garantirci quei primati nazionali e internazionali caratteristici delle Marche in relazione alla qualità e alla speranza di vita. Se i  marchigiani possono dunque stare tranquilli rispetto al monitoraggio sistematico degli alimenti presenti nella loro dieta quotidiana, è merito dell’attività capillare svolta da questo Istituto. Ovviamente l’apertura degli orizzonti della globalizzazione comporta sempre nuove minacce e per questo si deve continuare a tenere alta l’attenzione”. 
 “Nel futuro – ha spiegato Severini - sarà ancora più determinante dare impulso a nuovi settori strategici di attività in grado di incrementare i risultati economici dell’Istituto, in un momento il cui le risorse di parte pubblica risultano sempre più limitate e saper gestire al meglio le opportunità di finanziamento offerte dall’UE, come il nuovo programma quadro Horizon 2020 a sussidio della ricerca e dell'innovazione. Per essere sempre più competitivi in questi termini l’Istituto dovrà perseguire la già avviata strada dell’internazionalizzazione, facendo tesoro delle esperienze maturate, degli obiettivi raggiunti e avvalendosi di una solida rete di collaborazioni regionali, nazionali e internazionali”. Il 2013, in particolare, è stato un anno di grande ammodernamento con l’inaugurazione  di due nuove sedi territoriali (Tolentino e Terni) e dei laboratori di sicurezza alimentare della sede  centrale di Perugia.Per il triennio 2014-16 sono già stati programmati e finanziati circa 11.500.000 euro destinati a ulteriori investimenti per l’ammodernamento delle strutture e l’acquisizione di tecnologie ed apparecchiature di alta tecnologia. Tra questi, in particolare, la ristrutturazione delle sezioni territoriali di Ancona, Pesaro e Fermo e della nuova Officina Farmaceutica della sede centrale. Nelle Marche le sezioni diagnostiche territoriali di Ancona, Fermo, Pesaro e Tolentino operano in stretta collaborazione con i Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aree vaste dell’Asur per debellare le più importanti malattie del bestiame e per migliorare la  sicurezza e la qualità degli alimenti. La sicurezza dell’uomo infatti, si intreccia spesso con la sanità animale. A conferma di ciò il fatto che il 70% delle malattie umane emergenti sono legate, direttamente o indirettamente, agli animali. IL CERV - In questo contesto, rappresenta un  elemento fondamentale di raccordo tra la Regione e l’Istituto il Centro Epidemiologico Regionale Veterinario (CERV). Al CERV vengono assegnate ogni  anno importanti attività per l’analisi dei dati per la produzione di informazioni necessarie al governo del sistema, per la gestione dei debiti informativi obbligatori e per la gestione del sistema informativo veterinario regionale. Negli ultimi anni, inoltre, l’Istituto ha fornito alla Regione Marche un contributo prezioso, nella razionalizzazione delle attività di controllo ufficiale veterinario, organizzando corsi di formazione sulle tecniche di Audit. Dal giugno 2012 sono stati organizzati 5 corsi di formazione per Auditor e formati 99 professionisti dei dipartimenti di prevenzione, tra veterinari e medici che hanno avuto la possibilità di acquisire le conoscenze e le tecniche operative per la programmazione e la realizzazione di attività di audit sugli operatori del settore alimentare. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO - Per quanto riguarda l’attività svolta dall’Istituto Zooprofilattico per la Regione Marche, questa si è concentrata in particolar modo sui progetti relativi all’analisi del rischio per le aree “molluschi bivalvi”, alle malattie trasmissibili uomo-animale e viceversa, e all’adeguamento degli allevamenti alle norme della  biosicurezza. Altri due importanti progetti, quello dell’Ars Alimentaria e quello relativo all’Integrazione tra Sistema Informativo Veterinario (SIVA) e Sistema Informativo gestione dei laboratori (SIGLA) vedono la collaborazione dell’Istituto con la Regione Marche oltre che con l’Umbria. COOPERAZIONE SCIENTIFICA - A partire dal 2012 l’Ente ha dato grande impulso anche alla cooperazione scientifica, ponendo le basi per importanti collaborazioni con centri di ricerca stranieri e organizzazioni internazionali. Ne è testimonianza tangibile l’accordo siglato a Parigi, a maggio 2013, con l’Organizzazione Internazionale della Salute Animale (OIE). L’accordo valorizza il know-how e l’expertise dei 10 Istituti Zooprofilattici Sperimentali in materia di sicurezza degli alimenti e di sanità e benessere alimentare. Un atto importante per il nostro  Paese, poiché permetterà ai nostri Istituti Zooprofilattici Sperimentali di svolgere insieme al  Ministero e all’OIE attività di cooperazione internazionale con diversi Paesi, in particolare con  quelli dell’Europa dell’Est e dell’Area Mediterranea. Con tale accordo si è dato avvio alla gestione coordinata di progetti ed attività in vari teatri internazionali, lo stesso è stato possibile grazie all’apertura di un canale operativo diretto con la FAO, che ha offerto la possibilità di rendere sempre più visibili le proprie competenze e mettere a frutto il proprio expertise tecnicoscientifico.

MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA - Infine l’Istituto si dichiara pronto a fornire il proprio know how e massima collaborazione alla Regione Marche per quanto riguarda la Macroregione Adriatico Ionica. La Macroregione mira a consolidare la cooperazione economica e a sviluppare una governance comune su problemi condivisi. In particolare l’IZSUM potrà fornire il suo supporto relativamente al tema della pesca e della gestione costiera.

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