Doveva essere un matrimonio in grande stile quello che si sarebbe dovuto
celebrare in Romania tra un romeno e un'anconetana, che sborsò di tasca
sua 60 mila euro per le spese preventivate. In realtà, poi, le nozze
andarono in fumo e l'uomo - Ion Taraivan, 31 anni - si dileguò dopo aver
ricevuto due bonifici dalla promessa sposa, sua coetanea. Il giudice di
Ancona Paolo Giombetti lo ha condannato oggi per truffa a un anno e 4
mesi di carcere, 600 euro di multa e a pagare le spese processuali. La
vittima non si è costituita parte civile.
Oggi è stata lei stessa a ripercorrere in aula la vicenda. La 31enne aveva conosciuto Taraivan in discoteca frequentandolo saltuariamente per circa tre anni. Nel 2011 l'imputato, difeso dagli avvocati
Cristina Bolognini e Elena Martini, le chiese di sposarlo e lei accettò: lui però chiese il denaro che doveva servire per organizzare le nozze, piuttosto sfarzose, nel suo paese d'origine. La donna gli inoltrò
quindi due bonifici da 49 mila e 11.750 euro tra il 29 agosto e il 7 settembre 2011.
A quel punto però Taraivan iniziò a traccheggiare, a rimandare il matrimonio e poi non si fece più vedere. Disse di essere ricoverato in ospedale a Milano e poi scomparve non prima di aver trasferito i soldi in Romania. (Il Corriere Adriatico)
Oggi è stata lei stessa a ripercorrere in aula la vicenda. La 31enne aveva conosciuto Taraivan in discoteca frequentandolo saltuariamente per circa tre anni. Nel 2011 l'imputato, difeso dagli avvocati
Cristina Bolognini e Elena Martini, le chiese di sposarlo e lei accettò: lui però chiese il denaro che doveva servire per organizzare le nozze, piuttosto sfarzose, nel suo paese d'origine. La donna gli inoltrò
quindi due bonifici da 49 mila e 11.750 euro tra il 29 agosto e il 7 settembre 2011.
A quel punto però Taraivan iniziò a traccheggiare, a rimandare il matrimonio e poi non si fece più vedere. Disse di essere ricoverato in ospedale a Milano e poi scomparve non prima di aver trasferito i soldi in Romania. (Il Corriere Adriatico)
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