lunedì 19 maggio 2014

FABRIANO. SECONDE CASE E CAPANNI SCENDE L'ALIQUOTA IMU

Scende l'aliquota Imu su seconde case e capannoni; l'aliquota della Tasi è al 1,5 per mille. Ad annunciarlo è l'assessore alla Finanze Angelo Tini. «Entro giovedì approveremo l'atto in Consiglio comunale per poter rateizzare tutte le imposte: due rate per Imu e Tasi, tre per la Tari». Da domani il via alle consultazioni con parti sociali e associazioni. Oltre al confronto politico in seno alla commissione consiliare. «La nostra è una proposta aperta al contributo di tutti», dice Tini. Si parte dalla nuova Tasi: «Potevamo indicare un’aliquota fra 1 e 2,5 per mille. Abbiamo optato per 1,5, senza sommare lo 0,8 ulteriore. Poiché non sarà possibile superare la soglia del 10,6 per mille tra Tasi e Imu, è chiaro che l'aliquota Imu su seconde case e capannoni, oggi al 9,8, subirà una consistente diminuzione». In altre parole, il Comune intende mantenere le stesse entrate rispetto allo scorso anno. Buone notizie anche per gli inquilini che dovrebbe compartecipare alla Tasi. «Nel regolamento che abbiamo presentato è prevista la soglia del 10%, ma faremo il possibile per non applicarla». Le due rate di pagamento, la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre, arriveranno a casa dei contribuenti e si pagheranno con il modello F24. Capitolo Tari, ex Tares. «La tariffa e le detrazioni saranno oggetto di approvazione quando, entro luglio, si esaminerà il bilancio di previsione. È nostra intenzione cercare di andare incontro alle esigenze di tutti. Pagare tutti per pagare meno, questo il nostro motto. Sicuramente ci saranno tre rate: luglio, settembre e novembre. Come suddividere le percentuali, vedremo dopo». Il pagamento per la Tari sarà come lo scorso anno. Proprio in questi giorni, continua Tini, «abbiamo inviato a casa di alcuni contribuenti, evasori di fatto, i pagamenti della Tares dello scorso anno. Complessivamente sono 1.500 richieste di pagamento, da effettuarsi entro 60 giorni, il 10% circa dei contribuenti fabrianesi. Se qualcuno volesse avere chiarimenti può recarsi agli uffici competenti. Le somme dovute sono maggiorate delle sole spese di notifica. Se il pagamento non sarà effettuato interverrà Equitalia. Sono arrivate segnalazioni di alcuni errori negli importi: potrebbe anche essere visto il numero di cartelle inviate. Ma ciò non toglie che, una volta corretto l'eventuale errore, occorre pagare il dovuto». 
(Il Messaggero)


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