giovedì 17 aprile 2014

IL FERMANO PROTAGONISTA DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA 2014/2020.

Giorgi "soddisfazione per il proficuo incontro per l’ultimo dei cinque eventi con il Partenariato per costruire una regione intelligente, sostenibile e inclusiva". 

 Dialogo fra istituzioni e partenariato, qualità e tempestività progettuale, incremento delle risorse disponibili. Queste le basi su cui ci viene chiesto di avviare la nuova stagione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Dopo un percorso di quattro incontri che hanno attraversato l’intero territorio regionale, da Ancona a Camerino, da Urbino a Comunanza (Ascoli Piceno), si è chiuso sabato nel fermano il ciclo di appuntamenti con cui la Regione Marche ha incontrato gli attori territoriali per disegnare il nuovo Programma Operativo regionale FESR 2014-2020. E come nelle tappe precedenti, anche all’Hotel Horizon di Montegranaro (FM), la partecipazione di tecnici, imprenditori, rappresentanti delle settore bancario, istituzioni locali e regionali è stata piuttosto attiva. “Ancora una volta – ha dichiarato l’assessore alle Politiche comunitarie Paola Giorgi – la partecipazione degli attori locali presenti ci ha consentito di trarre spunti proficui e significativi per programmare gli investimenti dei fondi europei sul territorio marchigiano”. “In questa carovana di ascolto che portiamo avanti dal luglio 2013 – ha continuato l’Assessore – abbiamo più volte dichiarato di voler fare delle Marche una regione intelligente, sostenibile ed inclusiva. Questo obiettivo non poteva che fondarsi sulla capacità di cogliere le esigenze e le opportunità di chi quotidianamente opera nell’economia, nelle istituzioni, nel mondo associativo e nella società marchigiana”. Dopo l’introduzione e l’apertura dell’assessore Giorgi, i lavori della giornata sono proseguiti con la relazione del responsabile dell’Autorità di Gestione del POR FESR e FSE Marche 2007-2013, Mauro Terzoni. Nella tavola rotonda, inoltre, si sono confrontati i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati: Paola Bichisecchi (Confindustria), Marco Manzotti (CGIL), Giorgio Cippitelli (Confartigianato), Gino Sabbatini (CNA), Marco Ferracuti (CISL). Dal confronto sono emerse alcune parole chiave: innovazione e internazionalizzazione, made in Italy, nuove imprese, accesso al credito, energia e mobilità. Dalla discussione sono emersi alcuni spunti su cui il territorio marchigiano e i suoi attori istituzionali, imprenditoriali e sociali saranno chiamati a scommettere per investire al meglio le risorse della programmazione 2014-2020. Primo fra tutti il dialogo continuo fra istituzioni e partenariato, ma anche e soprattutto la capacità progettuale e la tempestività nell’attuazione degli interventi.

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