lunedì 10 febbraio 2014

LICEO CLASSICO FABRIANO. PRESENTAZIONE CORSO TRIENNALE SCIENZE SOCIALI PER GLI ENTI NO PROFIT

Venerdì 14 Febbraio 2014, alle 10,30 presso il Liceo Classico di Fabriano, si terrà un incontro con le scuole per la presentazione del corso di laurea triennale “Scienze Sociali per gli enti non profit e la cooperazione internazionale” della Scuola di Giurisprudenza della Università di Camerino. 

Tra i relatori:
Catia Eliana Gentilucci (docente UNICAM):  Disoccupazione e delle nuove professionalità;
Fabio Indeo (collaboratore UNICAM):  Geopolitica e delle nuove alleanze nel Mediterraneo
Francesco Splendiani (Presidente Onlus Visis Marche): Cooperazione per lo sviluppo.

L'incontro è volto a mettere in luce quanto il terzo settore e la cooperazione internazionale siano le aree di nuova occupazione e sviluppo economico. La globalizzazione ha imposto alla nostra economia uno schema molto rigido, ha imposto paletti e vincoli nelle manovre di politica economica nazionali. E' impensabile pensare di tornare al vecchio sistema della grande industria e della produzione di massa (trasferita oramai in mano ai Paesi Asiatici). E' necessario pensare con schemi mentali nuovi e aprirsi alle nuove professionalità dei nuovi scenari che il nostro millennio ci sta proponendo. La cooperazione internazionale nel bacino del Mediterraneo ha subìto una profonda riconfigurazione a seguito degli eventi noti come "Primavera Araba"; ora infatti, gli aspetti politici e sociali - precedentemente trascurati - sono all'ordine del giorno nell'agenda politica dell'Unione Europea. Tuttavia nuovi attori geopolitici si affacciano ora nel "Mare Nostrum": la Cina e le "petro-monarchie" del Golfo Persico hanno intensificato gli investimenti per consolidare le loro posizioni strategiche. Quali scenari si verranno a delineare nei prossimi anni? La cooperazione internazionale allo sviluppo nasce come forma di sostegno dei Paesi industrializzati e di Agenzie plurinazionali allo sviluppo economico, sociale e politico di quelli usciti dalla colonizzazione, e più in generale dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo. Nei primi quarant’anni, alla fine del secolo scorso, il rapporto di cooperazione è stato caratterizzato dalla prevalenza dell’ideologia del donatore, ricco finanziariamente e per conoscenze specialistiche, ma è ora molto cambiato sia nei fini che nei metodi, anche a seguito delle critiche ricevute e del fenomeno globalizzazione che, a fianco delle delle agenzie delle Nazioni Unite, ha legittimato nuovi soggetti e nuove modalità d’intervento, come le cooperazioni governative bilaterali e la cooperazione decentrata che coinvolge direttamente le comunità. L’aspetto interessante per i giovani è l’offerta di nuove professionalità ed occasioni di lavoro nel mondo intero, che presuppongono una formazione specifica e qualificata, oltre ad un’informazione attenta e tempestiva. 

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