mercoledì 1 gennaio 2014

2013, CHE ANNO... di Pietro De Leo


L’anno di un Presidente della repubblica rieletto, di un comico che si fece profeta di popolo. L’anno del Papa dimesso, del Papa simpatico che viene da lontano, dei due Papi che tornano ad essere di nuovo uno perché l’altro, quello che c’era prima, lo abbiamo già dimenticato. L’anno in cui nessuno ha vinto le elezioni, l’anno degli astenuti e dei senza partito. L’anno dei leader che non stanno in Parlamento, l’anno dei forconi e degli spari davanti Palazzo Chigi. L’anno degli animali: cani presidenziali, cani spot, giaguari (non smacchiati), falchi, colombe, pitonesse. L’anno del governissimo, tutti dentro e nessuno contento.  L’anno di una guerra sfiorata con un digiuno, o almeno così ci piace credere perché questo mondo ha ancora bisogno di cose belle. L’anno forse più duro, del lavoro perso, del lavoro mai più trovato, del portafoglio più magro…e non solo quello. L’anno delle tasse dai nomi che sembrano le formule di saluto di qualche extraterrestre. L'anno dell'Europa sempre più lontana. L’anno in cui un grande leader mondiale se ne è andato. L’anno in cui tanti, troppi giovani hanno scelto di andarsene, perché creduti deboli e “diversi”. L’anno dei capannoni chiusi, della disperazione, delle valige pronte per andare all’estero. Ancora l’anno dei tweet, degli hastag, dei ‘like’ a fare di un uomo un mito. L’anno della Concordia di nuovo dritta e delle lune storte di chi non ce la fa. Questo è stato il 2013 che abbiamo visto tutti. Il resto ognuno di noi se lo porta dentro. Una bussola di ricordi ed esperienze, che aiuterà tutti ad affrontare il cammino del nuovo anno. Buon 2014!


Pietro De Leo

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