venerdì 18 ottobre 2013

UN GIOVANE CANDIDATO ALLA SEGRETERIA DEL PD DI FABRIANO. Di Michele Crocetti


Da pochi giorni ho ufficializzato la mia candidatura a segretario del Partito Democratico di Fabriano. Il tutto parte da una semplice riflessione, dal fatto che ormai da troppi anni la politica ha smesso di rappresentarci. Parlo al plurale perché penso che sia un sentimento largamente e trasversalmente diffuso. Vogliamo mettere in gioco la capacità di saper vivere quel cambiamento e la voglia di profondo rinnovamento che il partito, ed i cittadini ritengono ormai un'esigenza improrogabile. Tutto questo tenendo sempre bene a mente che il progetto comune è più importante dei singoli. Bonhoeffer diceva che “Essendo il tempo il bene più prezioso che ci sia dato, perché il meno recuperabile, l'idea del tempo eventualmente perduto provoca in noi una costante inquietudine. Perduto sarebbe il tempo in cui non avessimo vissuto da uomini, non avessimo fatto delle esperienze, non avessimo imparato, operato, goduto, sofferto. Tempo perduto è il tempo non pieno, il tempo vuoto. Tali certamente non sono stati gli anni trascorsi. Noi abbiamo perso molto, abbiamo perso cose inestimabili; il tempo perso non è andato perduto.”  Il medesimo pensiero mi ha spinto in questi anni a lavorare attivamente e con grande passione, insieme ad altri Giovani Democratici, proprio perché ci accomunava il desiderio di non perdere il nostro tempo, di volerci impegnare attivamente e positivamente, perché non accettavamo e non accettiamo l’idea che la politica sia una cosa sporca dalla quale tenersi a distanza. Crediamo invece che la politica sia la più alta forma di volontariato; crediamo sia lo strumento tramite il quale tutti noi cittadini ci organizziamo e decidiamo quale sia la società in cui vogliamo vivere e crescere insieme. La speranza di riuscire a lavorare uniti ad un progetto che abbia la sana ambizione di cambiare “lo stato delle cose” non ci ha mai abbandonato, anzi ogni piccolo passo in avanti che abbiamo realizzato in questi anni ci ha convinto che cambiare in meglio è possibile, che tornare a sperare in futuro migliore sia qualcosa di legittimo e perseguibile, ma siamo pienamente consapevoli che per farlo sia necessaria la partecipazione di tutti. Non a caso uso la parola partecipazione, perché sono fermamente convinto che il cambiamento possa passare solo attraverso l’impegno e la dedizione di noi tutti. Non credo che una sola persona, o comunque che in pochi si possa andar lontano. Stiamo vivendo il periodo più complesso nel quale ci si possa trovare, e non mi riferisco tanto all'attuale situazione politica, quanto alla profonda crisi economica e sociale che stiamo vivendo, in particolar modo a Fabriano. Sono della ferma convinzione che sia necessario utilizzare a pieno il nostro tempo, per saperci rinnovare, per affrontare quella vera fase costituente che troppo a lungo è stata rimandata. Ed è stata proprio l'assenza di un vero momento costituente ad aver causato lo “stallo” che stiamo vivendo. Non è questo il momento della paura, della titubanza, dei dubbi; questo è il tempo del coraggio! Il coraggio di saper fare scelte nuove, di prendersi le proprie responsabilità, è il tempo di avere il coraggio di essere Democratici! Noi Giovani Democratici questo coraggio lo vogliamo avere. Lo vogliamo avere perché crediamo nel lavoro che stiamo portando avanti. Questo coraggio ci viene dalla consapevolezza che da soli non si va lontano. Insieme a molti altri ragazzi in tutta la Provincia siamo partiti dai territori, dai circoli e soprattutto dalle idee. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo lavorato con determinazione e convinzione creando una rete virtuosa che sa riunire e mettere in comunicazione tutte le realtà del nostro territorio. Abbiamo messo a confronto tutte le nostre idee, perché la pluralità non ci spaventa, ne sappiamo fare la nostra ricchezza.  Abbiamo anche saputo dividerci nelle nostre battaglie, ma tutti avevamo la ferma consapevolezza che ci saremmo ritrovati poco più avanti per proseguire insieme verso uno scopo condiviso. Siamo riusciti in questo perché, tutti noi, abbiamo adoperato la massima correttezza, politica ed intellettuale, sempre alla luce del giorno senza mai cedere a sterili ottiche correntizie o personalismi di sorta. Avremmo voluto vedere il nostro partito saper fare altrettanto. Così non è stato. Questo ci ha allontanato dai cittadini che, ormai, non si sentono più rappresentati. Dobbiamo tornare a porre al centro della nostra attenzione le questioni, non le persone. Dobbiamo tornare ad occuparci di lavoro, non solamente di cassa integrazione. Dobbiamo tornare a progettare il nostro futuro, non soltanto cercare rimedi all'immediato. Questa visione ci appartiene, perché noi, da giovani cittadini, le questioni le viviamo nel quotidiano, operando ogni giorno con tutte le difficoltà che ci si pongono di fronte, ed alle quali vorremo poter dare soluzione. Bisogna smettere di parlare di politica ed incominciare a farla!

Michele Crocetti, candidato segreteria Pd Fabriano

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