In questi giorni si comincia ad
entrare nel vivo dei lavori in preparazione del congresso del PD di Fabriano. Tutti
noi, insieme, dovremo eleggere il nuovo Segretario ed il nuovo Direttivo. Sarà
il primo importantissimo appuntamento, che, partendo dai circoli locali,
arriverà fino al livello provinciale ed alle primarie per il Nazionale. Ritengo
sia fondamentale seguire questa “scala” perché mi sembra giusto che la prima
parola spetti finalmente a noi milanti, che con passione viviamo la Politica
come la più alta forma di Volontariato. Mi sembra ormai innegabile il fatto che
la politica ci abbia deluso; ma nonostante i troppi bocconi amari mandati giù,
non ci siamo rassegnati, perché la Politica vera, quella bella, quella nobile,
la conosciamo e stiamo cercando di presentarla, di spiegarla. Il primo
contributo che voglio portare, proponendomi come nuovo Segretario locale del
mio Partito, è proprio quello di raccontare l’aspetto più alto della Politica,
quello vero, perché il resto non riesco neanche a descriverlo. Non mi
accontento della politica che dice: “Bisogna imparare ad ascoltare i cittadini”,voglio
una Politica che, oltre ad ascoltare, dia piena voce a coloro che vogliano dire
la loro e parteciapre. Basta con questi interminabili silenzi, un Partito che
si confronta sui temi veri è un Partito più forte. Chi dice il contrario ha
paura, noi vogliamo essere coraggiosi, è questo il momento di esserlo. Coraggiosi
come il pilastro portante su cui si fonda ogni città, il Sindaco, che ogni
giorno ci mette la faccia e tutte le sue energie per stare dalla parte dei
cittadini e rispondere alle loro necessità. Noi siamo dalla parte del coraggio,
della speranza, della sana voglia di spendersi per qualcosa di più grande dei
singoli personalismi o correnti di sorta. Nella città della Creatività vogliamo
essere un partito creativo, veloce, capace, che sia in grado di tornare a
raccogliere e spendere le migliori energie.
Vogliamo essere rappresentativi, non ci accontentiamo di partecipare,
vogliamo vincere, perché solo vincendo si può pensare di costruire il presente,
e tornare a guardare al futuro con speranza e fiducia. Vogliamo essere il
Partito che non alza i toni, ma la qualità della discusione. Questo Partito, il
nostro Partito, si chiamerà Partito Democratico.
Michele Crocetti
Nessun commento:
Posta un commento