Fim, Fiom e Uilm per lunedì 28 ottobre 2013 alle ore 16.30 effettueranno un
presidio davanti alla Prefettura di Ancona e, insieme a una delegazione di
lavoratori e di lavoratrici della Antonio Merloni in amministrazione straordinaria
e di lavoratori della J.P. Industries, incontreranno Alfonso
Pironti, Prefetto di Ancona. I sindacati
illustreranno al Prefetto le
difficoltà che stanno attraversando i 1435 lavoratori dell’Antonio Merloni in amministrazione
straordinaria tra Marche ed Umbria che a novembre 2013 rischiano di terminare
la cassa integrazione ed essere tutti licenziati. Nonostante l’accordo di
programma tra stato e regioni, che avrebbe dovuto agevolare nuovi progetti
industriali per il ricollocamento dei lavoratori, ad oggi non ci sono progetti
fattibili che diano prospettive di lavoro. Spiegano i sindacalisti: “In merito
ai 700 Lavoratori J.P. Industries chiederemo al Prefetto che la vendita della
Antonio Merloni alla J.P. Industries non può essere messa in discussione,
perché sarebbero solo i lavoratori a pagarne le conseguenze sulla loro pelle. Inoltre,
chiederemo al Prefetto di Ancona, tramite il suo filo diretto sia con il
Ministero del Lavoro che con il Ministero dello Sviluppo Economico, di sbloccare
il pagamento della cassa integrazione dei lavoratori J.P. Industries di Marche
ed Umbria e dei lavoratori Antonio Merloni in A.S. dell’Umbria. Non è possibile
che in un paese di diritto come l’Italia, i lavoratori già flagellati dalla
crisi, vengano privati di un’integrazione salariare a causa di burocrazie
ingiustificate e di dirigenti pubblici nazionali che non si assumono le proprie
responsabilità, visto che il loro reddito è lautamente onorato. Ci auspichiamo
che il Prefetto comprenda e si adoperi a risolvere le difficoltà dei
lavoratori, cioè di coloro che creano la vera ricchezza di questo territorio e
che pagano le tasse regolarmente nonostante tutto.”
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