Il capo ufficio controlli della Direzione provinciale
dell'Agenzia delle Entrate di Pesaro Piero Micheli è stato arrestato dalla Gdf
per concussione e corruzione. Avrebbe ottenuto 'utilità materiali' da
un'azienda mobiliera per ammorbidire i controlli su un'evasione da 50-60 mln.
Indagate altre 7 persone, fra cui 2 funzionari dell'Agenzia, uno dei quali oggi
in pensione. I reati ipotizzati dalla procura di Urbino sono concussione,
corruzione, abuso d'ufficio e sottrazione di atti pubblici. (Ansa)
Comunicato Agenzia delle Entrate:
La
Direzione regionale delle Marche dell’Agenzia delle Entrate ha offerto da
subito la massima collaborazione all’Autorità giudiziaria per far piena luce
sulla vicenda che ha portato all’arresto di un dirigente della Direzione
provinciale di Pesaro e Urbino, nell’ambito di un’inchiesta in cui si ipotizza
il reato di corruzione e concussione. L’Amministrazione aveva già autonomamente
avviato l’iter previsto dalla normativa disciplinare accertando profili di
illegittimità amministrativa per i quali era stata disposta la sanzione della
sospensione disciplinare dal servizio unitamente alla revoca dell’incarico
dirigenziale. “In questo momento - commenta il Direttore regionale delle Marche
Carlo Palumbo - la priorità è accertare la verità dei fatti, assicurare piena
collaborazione alle autorità inquirenti e tutelare la serenità dei nostri
colleghi funzionari che operano ogni giorno con onestà e impegno”. L’Agenzia
delle Entrate condanna con risolutezza qualsiasi comportamento disonesto e da
anni orienta i propri sistemi di controllo interno nell’individuazione e
prevenzione di ogni possibile abuso con particolare riferimento ai potenziali
comportamenti fraudolenti.
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