Nel "rapporto sulla competitività" si legge che l'Italia resta ancora tra i paesi più industrializzati, rispetto alla media europea, ma che allo stesso tempo si ritrova in compagnia di Paesi come la Finlandia, caratterizzati per un'alta velocità di smantellamento delle attività. Le principali cause di ciò? Le solite, quelle sentite ed arcisentite, ma che non considerate priorità: costo del lavoro, burocrazia, alto costo dell'energia e pochi fondi destinati alla ricerca.
Sul piano europeo quindi, Paesi come la Spagna e la Grecia, che sino a poco tempo fa erano considerati sull'orlo della banca rotta hanno fatto meglio di noi, investendo e attuando quelle riforme necessarie per il mercato del lavoro e per rilanciare la competitività.
Gabriele Pegolo
Nessun commento:
Posta un commento