Pubblichiamo discorso della deputata fabrianese Patrizia Terzoni. Ieri, alla Camera dei Deputati, si è parlato della drammatica situazione di Fabriano a seguito delle decisioni di Indesit Company.
Colleghi Deputati
Prendo la parola per mettervi a conoscenza di quello che sta succedendo per l’ennesima volta nel nostro paese in ambito lavorativo, in particola modo in un azienda della mia città, Fabriano. Ancora una volta infatti assistiamo a una azienda che dopo aver ricevuto finanziamenti da parte dello Stato Italiano sta delocalizzando all’estero gettando nello sconforto migliaia di famiglie e provocando una forte depressione a livello occupazionale e sociale di intere aree che già stanno subendo le conseguenze della crisi economica. Mi riferisco alla notizia data nella giornata di ieri dalla nuova dirigenza della Indesit Company di 1425 esuberi così individuati:
25 dirigenti
150 impiegati
480 operai nella sede di Fabriano
230 a Comunanza (Ascoli Piceno)
540 a Caserta.
Come ben sapete sono tutte aree che già stanno pagando un prezzo molto alto in termini di occupazione con migliaia di operai già in cassa integrazione o in mobilità. Questa ennesima notizia rischia seriamente di provocare un vero e proprio tracollo con esiti imprevedibili.
Come MoVimento 5 Stelle abbiamo più volte denunciato anche a livello locale attraverso i nostri consiglieri comunali la strada che si stava intraprendendo raccogliendo però indifferenza e scherno, a partire dai Sindaci fino alla presidenza della Regione Marche. Ora ci ritroviamo di fronte a un fatto assodato: la nuova dirigenza ha deciso che produrre in Italia non è più conveniente e quindi le produzioni saranno spostate in Polonia e in Turchia dove da diversi anni ormai i lavoratori italiani altamente specializzati sono mandati a trasmettere le proprie conoscenze ai lavoratori del posto. Un dato assodato che però non è arrivato in modo inatteso. Da tempo i segnali sono chiari e le responsabilità evidenti. Tra il 2011 e il 2012 , Indesit Company ha sostenuto elevatissimi costi per investimenti a dir poco discutibili e che non stanno portando ritorni né in termini di fatturato né di quote di mercato e le cui conseguenze ora vengono fatte ricadere sulla vita di migliaia di famiglie che non sono solo quelle toccate direttamente dall’individuazione degli esuberi sopraelencati ma anche di tutto l’indotto.
Oggi qui non voglio parlare dell’opportunità di attivare il sistema degli ammortizzatori sociali. L’obiettivo è e dovrà essere da qui in poi far rimanere il lavoro in Italia, soprattutto quando queste scelte vengono prese da aziende che godono di buona salute. Non è un caso che ancora ieri le quotazioni dei titoli in borsa hanno visto un ulteriore rialzo seguendo un trend positivo che risale ormai dall’agosto 2012, periodo nel quale il valore delle azioni è più che triplicato.. Qui pensiamo che sia il caso di iniziare a parlare di risarcimento. Se proprio vogliono andarsene che se ne vadano ma lasciando qui in Italia sedi, capannoni, mezzi di produzione, macchine, progetti perchè non è roba loro, ma frutto del lavoro e dell’intelligenza collettiva e alla collettività deve rimanere. Introducendo quindi il concetto di danno alla comunità. Possiamo gestire noi le fabbriche, senza le esigenze e le ingordigie dei consigli di amministrazione si può produrre nel rispetto dei lavoratori e dell’ambiente garantendo a tutti un lavoro e un reddito dignitoso, tutto ciò si chiama “redistribuzione”.
Colleghi deputati, in questo momento nelle aziende interessate c’è un comprensibile clima di smarrimento e timore in quanto i numeri diffusi sono eclatanti e ognuno teme per il proprio posto di lavoro. Una tattica ben studiata per evitare tensioni tra i lavoratori e l’azienda ma che come ben capite crea uno stato di lotta interna tra i lavoratori stessi. Tutto questo è inaccettabile e in questo momento il MoVimento 5 Stelle esprimere solidarietà ai dipendenti della Indesit Company di Fabriano, Comunanza e Caserta chiede alla presidente della Camera di Attivarsi per organizzare un tavolo di confronto al quale invitare dirigenza della Indesit Company, Ministero delle Attività Produttive, Sindacati, Politici coinvolti a vari livelli e rappresentanti dei lavoratori per instaurare un rapporto di collaborazione che possa portare a una soluzione diversa da quella paventata.
Patrizia Terzoni
MoVimento 5 Stelle
Nessun commento:
Posta un commento