“Etica
e mercato”, di questo si è parlato venerdì scorso all’Oratorio della Carità,
dove si è svolto un convegno su “ Il
problema della delocalizzazione delle attività produttive”. L’incontro,
organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con
il patrocinio di UniFabriano, Università di Camerino e Comune di Fabriano, si è
aperto con il saluto del presidente della Fondazione CARIFAC Guido Papiri, il
quale ha espresso solidarietà per i lavoratori dell’Indesit Company a pochi
giorni dall’annuncio drammatico degli esuberi dell’azienda. Solidarietà
è stata espressa anche dal sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola “In questi
giorni stando a fianco dei lavoratori dell’Indesit ho potuto constatare la
disillusione e la disperazione”, ha detto il sindaco, che ha parlato della
necessità della creazione di un tavolo nazionale per affrontare la questione, che
è un problema di sistema. Dopo
il saluto del Prof. Flavio Corradini, Rettore dell’Università di Camerino, sono
iniziati gli interventi dei relatori, moderati dall’Avvocato Gianni Fontana,
già Ministro della Repubblica. E’
una crisi del modello capitalistico? E’ una crisi etica?”, con queste parole si
è aperto l’intervento del Prof. Guido Biscontini, ordinario di Diritto Civile
presso l’Università di Camerino. Delocalizzare senza regole uguali per tutti
non funziona, ha detto Biscontini che ha concluso dicendo “il rischio è che
l’Italia diventi una Repubblica fondata sull’emigrazione”. “Il
modello di competitività tra paesi che rispettano i diritti dell’uomo e paesi
che non li rispettano è sbagliato”, ha dichiarato il Prof. Roberto Schiattarella,
ordinario di Economia Politica dell’Unicam, “le regole non funzionano più
perché la cultura con cui leggiamo i fenomeni è ormai passata”. E’
seguito poi l’intervento del Prof. Luca Bacelli, ordinario di Filosofia del
Diritto dell’Unicam: “La responsabilità sociale dell’impresa deve essere
autentica e non solo una pura operazione di marketing”. “Con
la delocalizzazione alcune aziende sono cresciute del 65% e hanno prodotto
all’Estero 1500 posti lavoro”- ha dichiarato il Dott. Manzotti, segretario
Confederale Cgil Marche, “un fattore destinato comunque a produrre
diseguaglianze dentro gli stessi Stati. Non dimentichiamoci che il rapporto tra
etica e mercato è basato sul riconoscimento del valore sociale dell’uomo”. "Fare impresa nel nostro
territorio è gratificante ma comporta dei rischi e delle grosse difficoltà”, ha
dichiarato l’imprenditore fabrianese Urbano Urbani, “la speranza delle aziende
viene subito uccisa. La responsabilità degli imprenditori è grande. Io non
posso abbandonare tutte quelle persone che ogni giorno lavorano e lottano
insieme a me”. “Rappresento
un congruo numero di imprese”- ha concluso il Dott. Claudio Albonetti,
Presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti e componete Cde Enit – “posso
affermare con certezza che la situazione è tragica e il numero delle imprese in
seria difficoltà aumenta sempre di più. Urgono, quanto prima, risposte
concrete”.
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