martedì 11 giugno 2013

ETICA E MERCATO: UN CONVEGNO SULLA DELOCALIZZAZIONE E SULLE SUE CONSEGUENZE


“Etica e mercato”, di questo si è parlato venerdì scorso all’Oratorio della Carità, dove si è svolto un convegno su  “ Il problema della delocalizzazione delle attività produttive”. L’incontro, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con il patrocinio di UniFabriano, Università di Camerino e Comune di Fabriano, si è aperto con il saluto del presidente della Fondazione CARIFAC Guido Papiri, il quale ha espresso solidarietà per i lavoratori dell’Indesit Company a pochi giorni dall’annuncio drammatico degli esuberi dell’azienda. Solidarietà è stata espressa anche dal sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola “In questi giorni stando a fianco dei lavoratori dell’Indesit ho potuto constatare la disillusione e la disperazione”, ha detto il sindaco, che ha parlato della necessità della creazione di un tavolo nazionale per affrontare la questione, che è un problema di sistema. Dopo il saluto del Prof. Flavio Corradini, Rettore dell’Università di Camerino, sono iniziati gli interventi dei relatori, moderati dall’Avvocato Gianni Fontana, già Ministro della Repubblica. E’ una crisi del modello capitalistico? E’ una crisi etica?”, con queste parole si è aperto l’intervento del Prof. Guido Biscontini, ordinario di Diritto Civile presso l’Università di Camerino. Delocalizzare senza regole uguali per tutti non funziona, ha detto Biscontini che ha concluso dicendo “il rischio è che l’Italia diventi una Repubblica fondata sull’emigrazione”. “Il modello di competitività tra paesi che rispettano i diritti dell’uomo e paesi che non li rispettano è sbagliato”, ha dichiarato il Prof. Roberto Schiattarella, ordinario di Economia Politica dell’Unicam, “le regole non funzionano più perché la cultura con cui leggiamo i fenomeni è ormai passata”. E’ seguito poi l’intervento del Prof. Luca Bacelli, ordinario di Filosofia del Diritto dell’Unicam: “La responsabilità sociale dell’impresa deve essere autentica e non solo una pura operazione di marketing”. “Con la delocalizzazione alcune aziende sono cresciute del 65% e hanno prodotto all’Estero 1500 posti lavoro”- ha dichiarato il Dott. Manzotti, segretario Confederale Cgil Marche, “un fattore destinato comunque a produrre diseguaglianze dentro gli stessi Stati. Non dimentichiamoci che il rapporto tra etica e mercato è basato sul riconoscimento del valore sociale dell’uomo”. "Fare impresa nel nostro territorio è gratificante ma comporta dei rischi e delle grosse difficoltà”, ha dichiarato l’imprenditore fabrianese Urbano Urbani, “la speranza delle aziende viene subito uccisa. La responsabilità degli imprenditori è grande. Io non posso abbandonare tutte quelle  persone che ogni giorno lavorano e lottano insieme  a me”. “Rappresento un congruo numero di imprese”- ha concluso il Dott. Claudio Albonetti, Presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti e componete Cde Enit – “posso affermare con certezza che la situazione è tragica e il numero delle imprese in seria difficoltà aumenta sempre di più. Urgono, quanto prima, risposte concrete”.

 Gaia Germoni

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