martedì 25 giugno 2013

CARABINIERI FABRIANO, SEQUESTRATA INGENTE SOMMA DI DENARO

Continuano senza sosta gli accertamenti patrimoniali nei confronti A.Z., arrestato nel mese di febbraio perché trovato in possesso di una ingente quantità di droga. Già gli accertamenti disposti all’indomani dell’arresto, avevano consentito di sequestrare la somma di circa 45.000,00 euro in contanti, ritenuta provento di spaccio. Da una indagine patrimoniale più accurata e, soprattutto, da attenti quanto certosini accertamenti bancari, è emersa una sproporzione tra il reddito dichiarato e beni posseduti, tali che, secondo la linea investigativa non possano essere riconducibili alla sua attività lavorativa in qualità di operaio. Difatti, all’indagato sono stati ricondotti due c/c accessi presso un Istituto Bancario, per una somma depositata pari ad euro 132.000,00, la quale, ritenuta in valore sproporzionato rispetto al proprio reddito, è stata destinataria di un sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Ancona, che ha concordato le risultanze investigative del dipendente Nucleo Operativo, applicando la normativa antimafia, di cui è la legge 356/92. In particolare, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca è codificato nell’art. 12 sexies della medesima legge, laddove prevede che, qualora si procede per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, usura, rapina, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti ecc, è sempre disposta la confisca dei beni e delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza. Pertanto, il giudice, nelle more della definizione del procedimento penale, ha disposto il sequestro preventivo delle cose di cui è consentita la confisca. Con lo stesso provvedimento, il Giudice ha convertito il sequestro del denaro contante sequestrato, ritenuto possa essere confiscato a mente della medesima normativa. 

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