
La
Poiesis Editrice partecipa alla
XXVI° edizione al Salone del Libro di Torino 2013, presentando le sue novità,
con l'obiettivo di costruire un ponte fra le civiltà e le
culture del Mediterraneo e dell’Europa, e fra l’Italia e il Mediterraneo. Tra le novità in catalogo, il libro "Ferite di parole. Le donne arabe in rivoluzione", di Leila ben Salah e Ivana Trevisani. L’intento è quello di dare voce al mondo femminile: dalla Tunisia, all’Egitto,
dalla Libia alla Siria, dal Bahreim allo Yemen. Il tentativo di restituire
attraverso le storie singole e collettive, lo straordinario e coraggioso
protagonismo delle donne nelle rivoluzioni arabe, di fronte all’indifferenza e
frettolose semplificazioni dell’Occidente. Dire dei desideri, dei sogni, delle
lotte, dei gesti, delle donne. Raccogliere il pensiero e le energie delle
associazioni femminile, di testimoni, blogger, psicanaliste, giornaliste che si
stanno battendo a favore dei diritti, delle libertà, dei cambiamenti in corso
per la democrazia in quei paesi. Acquisire uno spazio vitale “assetato di vita”
che sconfigga la paura e l’inganno. Profondere “una visione sorridente” e una
nuova fiducia in se stesse delle donne. Poiché, come dice Nadia Chaabane, una
delle voci forti di questo libro, mettere a tacere le donne in Egitto, in
Tunisia vale anche a farle tacere in Italia. Ivana
Trevisani psicologa antropologa svolge attività di formazione all'estero,
in fasi post-belliche, per progetti psico-sociali, principalmente con donne. Ha
operato in Palestina, Vietnam, Rwanda, Kosovo e Iraq. In Italia svolge attività
clinica e di formazione. Collabora con associazioni, enti e organizzazioni non
governative nazionali e internazionali nella elaborazione e monitoraggio di
progetti rivolti a donne straniere, immigrati, profughi e richiedenti asilo.
Oltre a vari articoli in riviste specialistiche e di settore. Per Baldini
Castoldi Dalai editore ha pubblicato Lo sguardo oltre le mille colline.Testimonianze dal genocidio in Rwanda
(2004) e Il velo e lo specchio. Pratiche
di bellezza come forma di resistenza agli integralismi (2006), acquisito
dalla biblioteca dell'Intitut Du Monde Arabe di Parigi. Ha curato le raccolte
di scritti di donne aquilane Vita da campo.
Le donne scrivono (La
Tartaruga 2009) e LA'
QUI LA'.Vite disperse (edizioni Clanto 2010). Leila Ben Salah è
una giornalista italo-tunisina, iscritta all'albo dei giornalisti
professionisti dal 2007. Ha
studiato arabo classico all’Institut Bourguiba des Langues viventes di Tunisi.
La sua doppia cittadinanza le consente uno sguardo particolare agli avvenimenti
internazionali, in particolare quelli del mondo arabo. Ha collaborato alla
Radio nazionale di Tunisi, per l'agenzia di stampa Ansa, sia nella redazione
Esteri a Roma che nell'ufficio di corrispondenza di Tunisi e per AnsaMed. Attualmente è redattrice del quotidiano "Il Corriere Adriatico".
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