Noi
elettori siamo strani, ma in questo caso abbiamo proprio esagerato.
E’ vero che l’elezioni politiche sono un’altra cosa rispetto
alle amministrative, però il risultato, in attesa dei ballottaggi,
denota una scelta totalmente divergente da quella fatta il 24 e il 25
febbraio scorso:
- Il Movimento 5 stelle in nessuno dei 16 capoluoghi di provincia raggiunge nemmeno la sfida del ballottaggio.
- Solo il 62% circa degli aventi diritto al voto si è recato ad esercitare il suo essenziale diritto.
- Il PDL è clamorosamente in calo mentre il PD regge, e ciò ridicolizza ancora una volta i vari sondaggisti intellettuali.
A
mio avviso il Movimento di Grillo, non è riuscito ad emanciparsi dal
suo “comico leader”, e ciò è risultato ancora più evidente,
proprio nella scelta del Sindaco, in quanto davanti alla scheda
elettorale, il potenziale grillino ha visto sfumare proprio la figura
di Beppe.
Il
PD resiste, e resiste perciò il Governo Letta-Alfano;
paradossalmente la gamba del tavolo meno resistente è quella del
PDL, e quindi di Berlusconi, a discapito di chi diceva che i
berlusconiani avrebbero accettato meglio il Governo delle larghe
intese.
Ma
ciò che addolora, è il menefreghismo alla proprio vita, che si
traduce nel non alzarsi per andare a votare. Credo però che oggi, il
non voto sia un voto contrario a questo Governo, che è iniziato con
un adulterio rispetto alle alleanze elettorali.
ROMA,
Ignazio Marino è, fino adesso, il vincente di queste elezioni.
E’
essenziale però ricordare come Marino sia l’esponente del centro
sinistra del PD più vicino a SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’.
Infatti, essendo Senatore, non ha votato il governo
Letta-Alfano,quindi Berlusconi, per la scelta del Presidente della
Repubblica non ha votato Napolitano, bensì Rodotà. Infine cosa più
importante, ha improntato tutta la campagna elettorale, proprio su
questa alleanza con SEL, mostrandola fieramente, a differenza di
Bersani. Il voto fino adesso ha dato ragione a Marino, spero che la
sua non sia una vittoria di Pirro. Penso, anche con un po’ di
rammarico considerando l’esito del voto delle politiche appena
passato, che l’alternativa alla destra berlusconiana, non sia il
Movimento cinque stelle, ma l’alleanza tra un PD che non si
vergogna di professarsi di sinistra e SEL, alleanza che oggi combatte
per poter governare la nostra Capitale…
Andrea Giombi
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