lunedì 6 maggio 2013

BAR RINUNCIA A VIDEOPOKER: "STANCO DI VEDERE LA GENTE ROVINARSI"




 
"Quando ho visto un giocatore rimanere attaccato alla macchinetta trascurando per ore il bambino che piangeva in carrozzina, ho detto basta, abbiamo sbaraccato tutto". E' una storia di coraggio, altruismo e umanità quella che arriva da un piccolo paese in provincia di Teramo, Garruffo. Il protagonista è Emilio Marinucci, titolare di un bar a conduzione familiare, che ha deciso di togliere i videopoker, rinunciando a 20/25mila euro di incasso all'anno. "Non ce la facevo più a vedere questa gente rovinarsi - ha detto a Repubblica - . Gente che stava attaccata ore e ore a mangiarsi migliaia e migliaia di euro per poi uscire dal bar con i nervi a pezzi, distrutta, che mi diceva: 'Mi presti qualche soldi, devo andare a comprare i pannolini per mio figlio e non ho più nulla". Così il signor Emilio, spinto da figlio e moglie, ha detto basta: "Ora abbiamo messo un flipper, un divano e un bigliardino in quella sala - conclude - preferiamo da provare a dare uno spazio di ritrovo sano ai ragazzi. Non quelle macchinette infernali". (Leggo.it)

E a Fabriano? Nono sono poche le strutture dotate di videopoker e nemmeno coloro che si avvicinano perdendo i pochi soldi rimasti. Raccontateci le vostre storie.



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