redazione “Geronimo”
Sembra
ormai chiaro che i coniugi di Civitanova Marche hanno scelto di non chiedere
aiuto all’ufficio dei servizi sociali. Fa comunque tanta rabbia pensare quel
Comune, come molti altri Comuni marchigiani e non solo, cura, assiste, aiuta non
chi veramente necessita di solidarietà,
ma persone abominevoli, parassiti, finti poveri, delinquenti, italiani e non.
Da una nostra fonte estremamente affidabile sappiamo con assoluta certezza che
c’è una famiglia (e sicuramente non è l’unica) marocchina, che avendo una prole
numerosa (4 bimbi) viene sovvenzionata in tutti i modi: abitazione gratis,
bollette pagate, spesa alimentare consegnata a casa senza spendere un euro,
etc.... Questo perché sia il padre che la madre risultano senza occupazione. In
realtà lavorano (in modo non onesto, chiaramente) e stanno accumulando
ricchezze non trascurabili che neanche spendono a Civitanova, dove devono
recitare la parte dei “poveracci”. Stanno acquistando immobili (ville,
appartamenti, locali ad uso commerciale) sulla costa atlantica marocchina. Ovviamente
si tratta di proprietà immobiliari all’estero di cui lo Stato italiano non
chiede loro di rendere conto perché sono cittadini extra-comunitari (che
assurdità questa!) e quindi il loro Isee continua a rimanere pari a zero e continua a garantir
loro i suddetti privilegi (ributtanti privilegi, non diritti). Viene naturale
chiedersi come mai l’Italia abbia deciso di puntare su furbacchioni, paraculi
di siffatta natura e non sulla solidarietà, sulla vera solidarietà, com’è
scritto nella Costituzione!
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