domenica 10 febbraio 2013

FIUME GIANO. IL COMITATO PERPLESSO E PREOCCUPATO PER LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO



Il comitato “Alla scoperta del Giano” interviene su quanto affermato dal primo cittadino nell’intervista al settimanale L’Azione del 2 Febbraio: “Non riusciamo a comprendere la posizione del Sindaco”. 


Assodata l’esistenza di un nuovo studio elaborato da alcuni professionisti e dall’Università di Perugia il quale conferma, come sempre da noi sostenuto e come il buon senso suggerisce, che la rimozione totale e definitiva del manto di copertura garantirà una maggiore riduzione del rischio idraulico, non capiamo come mai si continui a dichiarare:“Nessuna preclusione alla riapertura del fiume, ma nel rispetto dei termini di sicurezza”  senza prendere una chiara posizione.
Lo studio, che afferma come nella totale riapertura dell’alveo ci sia garanzia non solo sull’eventuale piena “centennale” bensì sulla “duecentennale” con franco di un metro (l'alveo oltre la portata duecentennale garantirebbe l'ulteriore innalzamento del fiume in fase di piena di un altro metro), fa di fatto venir meno il problema sicurezza, per lungo tempo esposto come impedimento alla riapertura.
Spianata la strada alla possibilità di una variante in corso d’opera che permetta ai fabrianesi di riappropriarsi dell’intero corso del fiume Giano e tenuto conto di come nel maggio scorso la Soprintendenza per i beni Architettonici di Ancona abbia chiaramente richiesto al sindaco il recupero dello storico ponte dell’Aèra, si rimane perplessi di fronte alle ultime dichiarazioni.
Si legge: “Se le Ditte che si sono aggiudicate l’appalto lo riterranno opportuno, da parte nostra non c’è nessuna preclusione. Ovviamente dovranno essere rispettati e garantiti i termini di sicurezza.”  Ed in merito allo studio presentato dall’Università di Perugia secondo il quale il Giano sarebbe più sicuro aperto che chiuso: “Ripeto, se faranno una proposta per riaprire interamente il fiume apportando una variante in corso d’opera, verrà sicuramente valutata…….se le ditte non faranno nessuna proposta, il progetto non cambierà…..”;
Siamo preoccupati da queste affermazioni che farebbero intendere come il destino urbanistico della nostra città sia affidato al capomastro della ditta X ed Y senza un controllo dell’amministrazione, inoltre ci preme sottolineare la non congruità di quanto dichiarato con il disposto dell’art. 132 del DL 163/06, in cui si afferma “..Le varianti in corso d'opera possono essere ammesse, sentito il progettista e il direttore dei lavori ...”; pare cioè logico che sia il responsabile del procedimento, come rappresentante del committente (in questo caso l’amministrazione comunale) a proporre le varianti, piuttosto che l’esecutore, in teoria anche l'impresa può proporle......ma non è certamente "SOLO l'impresa che può proporle"!
Vogliamo pensare che questa dialettica sia solo frutto di un esercizio verbale connesso alla necessità di superare una posizione rigida della precedente Amministrazione; se così fosse tutti saremmo disponibili ad offrire il massimo contributo per garantire a Fabriano la scelta urbanistica migliore.
Auspichiamo che l’importante studio per la valutazione dei rischi idraulici venga messo a disposizone della cittadinanza e che la variante di progetto, prima di essere deliberata, possa essere resa pubblica in un percorso di scelte finalmente condiviso e partecipato.
Comunichiamo inoltre che il comitato sta in questi giorni prendendo contatti con le imprese appaltanti al fine di organizzare un incontro nel quale esporre le reciproche aspettative e sensibilità.

Il comitato “Alla scoperta del Giano”

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