lunedì 10 febbraio 2014

M5S: "SODDISFATTI DEL DIETRO FRONT DEL SINDACO. EVIDENTEMENTE LA NOSTRA DIFFIDA HA FATTO RIFLETTERE"


Siamo soddisfatti del dietro front del Sindaco evidentemente la nostra diffida ha fatto riflettere. Si perché in data 16 settembre 2013, dopo due delibere scellerate, avevamo immediatamente inviato, al Sindaco Sagramola e al Vice sindaco Tini, un atto di diffida a procedere all’attuazione del: piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni immobili comunali anno 2013.

Nel documento in premessa scrivevamo che:

con deliberazione del Consiglio Comunale n.114 del 27.06.2013 e successiva integrazione di deliberazione della Giunta Comunale n.131 del 29.08.2013, è stato approvato il PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI DEI BENI IMMOBILI COMUNALI ANNO 2013,

la procedura fa riferimento al Regolamento di Gestione del Patrimonio Immobiliare del Comune di Fabriano successivamente modificato ed integrato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 143 del 15.09.2011 il quale all’articolo n.9 dispone che:

8  il piano annuale delle valorizzazioni ed alienazioni va redatto ai sensi della dell’art.58 del D.L. 25/06/2008 n.112, 112/2008, convertito in Legge n°1 33 del 06/08/2008, approvato dal Consiglio Comunale ed allegato al Bilancio di Previsione;

8  l’inserimento di un immobile nel piano delle alienazioni ne determina la sdemanializzazione e la conseguente classificazione come patrimonio disponibile, fatte salve le procedure dovute in presenza di beni soggetti alla verifica di sussistenza dell’interesse storico artistico, o già vincolati;

8  il Consiglio Comunale con proprio provvedimento motivato è legittimato ad apportare modifiche al piano annuale delle alienazioni e valorizzazioni;

8  che non sono state individuate forme di valorizzazione alternative, nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’interesse pubblico;

8  che non ci sono tracce delle perizie estimative che determinano il valore di vendita degli immobili ed in particolare la perizia estimativa deve espressamente specificare la metodologia utilizzata per la determinazione del valore di mercato dell’immobile, ricordando che la stessa deve essere eseguita con riferimento ai valori correnti di mercato, con particolare riferimento alle quotazioni fornite dall’Osservatorio mercato immobiliare (O.M.I.) per i beni di caratteristiche analoghe, sulla base delle metodologie e delle tecniche estimative coerenti con la natura del bene da valutare;

8  il valore storico ed artistico di alcuni immobili oggetto del piano, non sono state indicate destinazioni d'uso compatibili con il carattere storico/culturale degli immobili, tali da non recare danno all’immagine e alla conservazione del centro storico della città;

8  che non c’è traccia dell’osservanza preliminare, necessaria per i beni di interesse storico, architettonico ed artistico, delle vigenti disposizioni in tema di autorizzazione alla vendita, secondo il procedimento a cura della Direzione dei beni tutelati, Soprintendenza dei beni architettonici, patrimonio storico artistico (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

8  che diversi immobili, oggetto del Piano delle Alienazioni, possono essere strumentali all’esercizio di funzioni istituzionali per il bene della comunità e che in particolare, qualora, anche nel corso del procedimento di alienazione, emergano esigenze superiori di tutela di interessi pubblici o di privilegio della destinazione dell'uso a favore della collettività, dei beni in vendita, l'Amministrazione può, con atto motivato, revocare le procedure di vendita, e pubblicare apposito avviso;

quindi diffidavamo l’amministrazione del Comune di Fabriano, in luogo di quanto sopra descritto, ad avviare la procedura in oggetto, ritenendo, qualora il piano avesse luogo, la stessa amministrazione responsabile di tutti i danni erariali e non che questo impegno avesse procurato in futuro alla collettività Fabrianese.

Cogliamo ora con soddisfazione il dietro front della nostra amministrazione su questo piano scellerato, abbiamo più volte sottolineato, anche in commissione, che il patrimonio pubblico non si tocca perché dei cittadini, evidenziando l’approssimazione di chi ci amministra, che non solo produce atti demenziali, ma che come sempre non coinvolge mai i cittadini su scelte la materia delle quali è in disponibilità non di Sindaco e Giunta ma di tutta la comunità.

Abbiamo inoltre sventato l’ennesimo attacco al centro della nostra città, già distrutto dalle scelte scellerate di amministrazioni che come nuovi Attila hanno ucciso il simbolo dell’agorà il cui termine è legato alla radice del verbo agheiro che esprime il concetto di riunione e l’agorà, anche da noi, era per eccellenza il luogo di riunione dei Fabrianesi, era il punto della città più frequentato.

Si perché, come è successo in centro a Fabriano, quando tu chiudi i cinema, chiudi le scuole e sposti anche la sede Comunale, ecco che hai ucciso l’agorà sostituita da quella di plastica dei centri commerciali.

Joselito Arcioni
Movimento 5 Stelle Fabriano

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